Il futuro "congelato" di Allegri e le prossime mosse obbligate della Juventus

Il futuro "congelato" di Allegri e le prossime mosse obbligate della JuventusTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 21 settembre 2022, 15:55Editoriale
di Vincenzo Marangio

Mai pausa per le Nazionali fu tanto opportuna in casa Juventus. Il momento di crisi nera che attraversano squadra e club necessita di giorni di confronto e riflessione profonda che porteranno, inevitabilmente, a decisioni in un senso e nell'altro. Che ci sia la necessità di mettere mano al progetto tecnico, passando per l'esonero dell'allenatore è una visione più o meno univoca, eppure è anche una decisione complicata da prendere perché può trasformarsi in un boomerang economico e progettuale. 

Partiamo dall'aspetto economico: esonerare Allegri costerebbe un'ottantina di milioni, una cifra folle che cozzerebbe peraltro con i conti in rosso della prossima semestrale che fanno registrare un passivo di 250 milioni che verranno approvati nel Consiglio d'Amministrazione in programma il prossimo venerdì e che poi, successivamente, verranno sottoposti all'assemblea dei soci nella seconda metà d'ottobre quando, presumibilmente, si conoscerà anche il destino europeo sportivo della Juventus. Ecco perché, in questo scenario, la posizione di Allegri deve essere necessariamente congelata: esonerarlo significherebbe appesantire ulteriormente i conti, e non vale il discorso che tanto potrebbero pesare lo stesso a fronte di un'uscita dalla Champions e di una stagione fallimentare, perché l'una e l'altra possono essere ancora salvate e quindi l'aspetto sportivo è stato messo avanti. Un paradosso, si dirà, perché è come se ammettendo le colpe del tecnico si dicesse che soltanto senza cambiarlo si può provare a salvare capri e cavoli. A tutto ciò bisogna aggiungere una riflessione importante: qualora fosse invece esonerato Allegri, chi potrebbe essere preso al suo posto?

E qui entriamo in un altro discorso. Assodato che l'Allegri-bis è naufragato, dopo gli esperimenti fallimentari di Sarri e Pirlo, è assolutamente vietato sbagliare ancora allenatore. Nomi di prima fascia a disposizione, adesso, non ce ne sono. Ci sarebbe Tuchel, ma l'ex Chelsea sarebbe intenzionato a prendersi un po' di tempo e avrebbe un costo altissimo e, peraltro, è molto interessato a vedere come si sviluppa la situazione in casa Bayern Monaco la cui panchina potrebbe presto liberarsi. Conte è un nome che piace, ma prima di giugno ovviamente non se ne può neanche parlare. Zidane ha un accordo con la Francia per il post mondiale e tutti gli altri nomi in circolazione non convincono. Qualche possibilità affascinante potrebbe aprirsi post mondiale quando qualche CT potrebbe liberarsi finendo sul mercato. L'alternativa sarebbe procedere con un traghettatore, ma quale può essere il nome? Quali sono i rischi? E quali garanzie il prossimo allenatore, visto lo scenario, chiederebbe alla Juventus? E quali garanzie la Juventus potrebbe dare? Se a tutto questo aggiungiamo che quello dell'allenatore è soltanto uno dei problemi ecco che il quadro diventa ancora più complicato.

E allora si è costretti ad andare avanti con Allegri? Per ora rimandare una decisione inevitabile sembra la cosa più saggia da fare, ma con una scadenza molto ben chiara: vietato perdere contro il Maccabi e allontanarsi ulteriormente dalla vetta della classifica e poi, a novembre, con l'inizio del Mondiale, si faranno più attente e profonde valutazioni. E se le cose dovessero leggermente migliorare e il recupero degli infortunati dovesse dare nuova linfa alla squadra e al tecnico, si deciderebbe comunque di procastinare il problema fino al termine della stagione quando potrà essere cambiato con maggiore serenità e attenzione il progetto tecnico. Viceversa, dovesse complicarsi ulteriormente lo scenario, la Juventus sarebbe costretta ad intervenire subito anche rischiando la carta (non gradita) del traghettatore.

Una cosa è certa: da qui a novembre il quadro sarà più chiaro e per Allegri sarà più che vietato sbagliare.