Il tifoso bianconero quando tornerà ad essere contento?

Il tifoso bianconero quando tornerà ad essere contento?TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 27 giugno 2022, 12:58Editoriale
di Antonio Paolino
Il tifoso non è mai soddisfatto. Anche quando si vince trova quasi sempre il modo per recriminare. Meriterebbe comunque maggiore attenzione.

Il tifoso non è una razza in via di estinzione, ma un soggetto che nel corso degli anni si è evoluto al rallentatore. Per certi versi si è addirittura imborghesito senza avere neppure le caratteristiche per vantare il proprio avanzamento social-sportivo. Di sicuro meriterebbe maggior ascolto - sui temi a lui dedicati - e rispetto, ma spesso il proprio atteggiamento mostra evidenti limiti nel rapportarsi con chi ha il dovere di stilare “ferree” strategie societarie. 

Compiti – Il tifoso mette passione in tutto quello che fa, ma non è un socio o un amministratore di una squadra di calcio. Non paga gli stipendi, ma allo stesso tempo contribuisce numericamente e quantitativamente a farlo. Dovrebbe però restare quasi sempre al suo posto giudicando l'operato dei dirigenti al termine del loro mandato. Senza interferire e mostrando fiducia continua. Non solo se si vince. E non solo per seguire la moda più comoda per dimostrare il proprio disappunto. Spesso appuntito dai malumori social dei meno informati.

Mercato – Durante un campionato ci si divide in favorevoli e contrari al titolare della panchina. In casa Juve, Allegri, e prima di lui anche altri, ha sentito la scure volteggiare sulla sua testa ancor prima di cominciare. E neppure i successi in sequenza e le due finali di Champions sono riusciti ad alleggerire le critiche. Che annata sarà la prossima? Cominciamo a non vedere il bicchiere né mezzo pieno né mezzo vuoto. Aspettiamo di capire quale saranno le reali operazioni di mercato. L'arrivo di Pogba è scontato e andrà a rinforzare anche dal punto di vista motivazionale il centrocampo bianconero. Ne trarrà beneficio Locatelli e tutto il reparto che ruoterà attorno di volta in volta. La criticità porta il nome di De Ligt, ma non da oggi e al massimo per una stagione ancora. Da come verrà gestito il suo rinnovo intuiremo quanto sarà distante l'addio. Di sicuro è giunto il momento di investire sui giovani e su chi crede veramente nel progetto. La Juve non ha perso appeal. Ha perso credibilità il sistema calcio italiano che vanta dirigenti capaci di guardare al massimo nel cerchio dei propri interessi e mai in quelli globali. 

Strategie – Arrivabene è stato nominato per abbattere i costi del personale. Verranno tagliate squadre del settore giovanile e azzerate collaborazioni superflue. L'unica non ritenuta tale sarà quella del mister che dovrà far viaggiare la macchina subito a mille e con quei giocatori da lui richiesti: un centrale, a scelta tra Bremer e Koulibaly, Zaniolo, Kostic e libera scelta per un giovane attaccante. Per partire veloci e spostare gli eventuali aggiustamenti, anche di bilancio, nei due mesi di stop del campionato durante il mondiale d'inverno. E volutamente abbiamo accantonato il capitolo cessioni. Altra bella grana per Cherubini e soci.