Juventus eliminata ma con onore: si torna dal Mondiale con più domande che risposte. Urgono rinforzi dal mercato

Si chiude l'esperienza della Juventus alla prima edizione del Mondiale per club con tante riflessioni, quasi tutte negative e tantissime domande a cui serve dare presto delle risposte. Partiamo dal presupposto che la squadra che ha affrontato questa competizione è la stessa che ha vissuto una stagione deludente, conclusasi con la soferta vittoria in casa del Venezia per conquistarsi, all'ultima giornata, un posto in Champions League. Quindi no, miracoli non potevamo aspettarceli, e se qualcosa di positivo si era visto contro i modesti rivali dell'Al-Ain e del Wydad sono tornati, spaventosi, i fantasmi una volta al cospetto di Manchester City e Real Madrid. Divario tecnico abissale, troppo marcato, quasi da lasciare a bocca aperta e no, non è una questione di distanze economiche ma di idee giuste e capacità di trovare i giusti nomi per un progetto ancora una volta affondato.
Le ultime indiscrezioni raccontano di una Juventus vicinissima a Jonathan David e pronta a fare all-in su Victor Osimhen, sarebbe manna dal cielo perché intanto si andrebbe a ristrutturare totalmente un reparto che funziona pochissimo aggiungendo la qualità che serve e poi si aiuterebbe anche nella fase difensiva che sempre dagli attaccanti in pressione parte. Servirebbe uno sforzo economico enorme ma fatto nel modo giusto, anche perché è bene che si ricordi che Elkann non ha mai fatto mancare introiti economici alle casse della Juventus, sia per ricapitalizzazioni che per il mercato, quello che è mancato è il giusto management in grado di spendere bene i soldi di una proprietà che per prima vorrebbe rivedere la Juventus primeggiare.
Ora la parola passa a Comolli e allo staff che si costituirà ma, soprattutto, alle scelte che farà in fase di ennesima ricostruzione, perché alla Juve non servono i soldi da spendere ma le idee e le intuizioni per spenderli bene. Sacrifici se ne dovranno di certo fare, ma che mercato hanno Douglas Luiz, Nico Gonzalez e gli stessi Koopmeiners e Vlahovic? Chi di loro potrebbe essere resuscitato e riabilitato? Ecco perché da questo Mondiale per club si torna con più dubbi che certezze, con più domande che risposte e non possiamo escludere riflessioni su Tudor: io lo lascerei lavorare il più possibile rinforzando al massimo la rosa ma non ha tanti margini di errori. La Juventus non può più sbagliare programmazioni.

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