L'esigenza di vendere, la necessità di comprare. Lo strano agosto dell'ex commissario tecnico. E Gravina?

L'esigenza di vendere, la necessità di comprare. Lo strano agosto dell'ex commissario tecnico. E Gravina?TUTTOmercatoWEB.com
martedì 15 agosto 2023, 17:08Editoriale
di Alessandro Santarelli

Ci siamo, il campo comincerà a dare i primi verdetti; parziali certo, ma importanti e  indicativi. I giudizi sono quelli del calcio da tre punti, l’unico che conta veramente. Tutto il resto sono segnali, impressioni, speranze ma spesso fini a se stessi. Certo, il precampionato si è concluso positivamente, a Cesena abbiamo visto una bella Juventus, a tratti brillante, dominante, con un solo problema, non secondario, quello della finalizzazione. Vlahovic è animato da una voglia di rivalsa clamorosa, ma deve migliorare sotto tanti aspetti, Chiesa finalmente ha superato paure e freni, Milik e Kean rappresentano due ottime alternative, ma il problema del gol, con il quale abbiamo già fatto i conti la passata stagione, deve essere risolto.

Quello che conforta è l’aver visto una manovra più fluida, una fase di non possesso aggressiva, e uno sviluppo sulle fasce davvero interessante con Weah in forma straordinaria e Cambiaso molto bravo a entrare dentro il campo. Frutto di un lavoro che evidentemente è stato fatto in questo mese, ma che ora dovrà trovare conferme a partite da domenica sera.

Con quale rosa? Il mercato non è ancora finito, e crediamo poco alle parole di Allegri. In uscita verrà fatta ancora qualche operazione, ma laddove la Juve deve intervenire è nel reparto mediano. Certo, l’obbiettivo principale di questa sessione è sfoltire la rosa, abbassare i costi e cominciare a rendere sostenibile la società. Questo è quanto è stato chiesto a Giuntoli che ha lavorato bene rispettando le consegne, anche con qualche sacrifico vedi Rovella, ma portando a casa quanto richiesto dalla proprietà. Poi però c’è l’aspetto del campo e qui è evidente che qualcosa manca. Non in attacco ( vedremo poi gli sviluppi dei dialoghi con il Chelsea che ancora non sono del tutto conclusi) non in difesa, dove più o meno ci siamo, bensì nella linea mediana , linea di sofferenza da ormai troppi anni.

Ad oggi i tre titolari sono Locatelli Rabiot e Fagioli, con McKennie Miretti Nicolussi e Pogba alternative. Troppo poco per poter puntare allo scudetto. Ecco, pur nel momento di difficoltà, pur nel momento in cui si deve incassare e non spendere, alla proprietà ci sentiamo di chiedere un piccolo sforzo per completare una squadra che se conferma lo spirito, la voglia e la determinazione vista a Cesena può regalare ai tifosi qualche bella soddisfazione.

Dicevamo delle uscite che non sono terminate, e in questo senso gli occhi vanno tenuti ben aperti sul fronte Kostic, giocatore apprezzato in Premier. Nessuno incedibile, lo sappiamo, ma sarebbe un peccato privarsi dopo appena un anno di uno dei pochi elementi che ha mantenuto lo scorso anno le attese. Soprattutto se poi l’alternativa dovesse essere il “ solito “ Berardi.

Berardi, pupillo dell’ex Ct della Nazionale che in una calda domenica agostana ha deciso di dimettersi, con almeno un anno e mezzo di ritardo. Che sia la volta buona di veder le dimissioni anche del presidente Gravina? Troppa grazia, verrebbe da dire, ma i fallimenti del duo, sono stati tanti e clamorosi. Certo, se il buon Mancini ci avesse pensato prima ( ma forse non era ancora arrivata la proposta araba? ) oggi forse avremmo assistito ad uno scenario diverso anche sulla panchina della Juve, visto che Allegri è sempre stato uno dei papabili per la guida della Nazionale.

Tempus fugit dicevano i latini, e allora basta guardarsi indietro, il presente è domenica, l’inizio di una nuova stagione che ci deve, dovrebbe, vedere tutti uniti dalla stessa parte, quella del cuore, quella della Juventus.