La Coppa Italia toccasana di una stagione da salvare

La Coppa Italia toccasana di una stagione da salvare
© foto di Antonio Paolino
lunedì 9 maggio 2022, 08:15Editoriale
di Antonio Paolino
Per la Juventus un finale di stagione da raddrizzare almeno con un trofeo. Obiettivo sportivo minimo per evitare di rimanere a secco dopo undici anni

Negli ultimi dieci anni, i migliori della nostra storia per numero di trofei conquistati, la Juventus ha sempre messo in bacheca almeno una coppa. E la speranza sarebbe di proseguire la sequenza positiva cominciata sotto la gestione Conte e proseguita, senza interruzioni, fino ad un anno fa con Pirlo. Un'escalation incredibile con in mezzo anche due finali, purtroppo amare, di Champions. Nove stagioni con almeno uno Scudetto cucito e ricucito sul petto e abbinato sempre ad almeno una delle altre due Coppe nazionali. Eccezion fatta l'anno scorso quando il cerchio tricolore si chiuse a favore dei nerazzurri del rinnegato condottiero Conte. La stagione di Pirlo fu tutt'altro che deludente con la conquista dei due trofei consolatori che non gli garantirono comunque la riconferma. Chissà poi come mai. 

Chiedere (molto) di più a questa annata che sta per concludersi sarebbe stato difficile, chiedere di meno immorale. Sta di fatto che la logica porterebbe a giudicare migliore la stagione di Pirlo rispetto a quella di Allegri. E invece, l'intreccio dei ragionamenti di facciata legati alla necessità di ricostruire, ne ribaltano la prospettiva dopo i (tanti) errori di valutazione della società negli ultimi anni. Errori che cominciano con l'alternanza di troppi allenatori e proseguono con scelte di mercato discutibili. Riportando Allegri si è fatta una scelta “gestionale” ben precisa e avvallata direttamente dal presidente. Difficilmente sindacabile dopo aver ottenuto la qualificazione per la prossima Champions che garantisce liquidità pesante per i bilanci. Ma anche difficilmente difendibile se fra 72 ore non coinciderà con la conquista della Coppa Italia. 

Non vincerla avrà due risvolti pesantemente negativi. Significherà appunto non mettere nessun trofeo in bacheca dopo undici anni e regalerà un'altra soddisfazione al peggior nemico sportivo, l'Inter. Quell'Inter che si è già imposto in Supercoppa e che ha definitivamente stroncato i sogni tricolore nel recente scontro diretto. E che sotto sotto spera ancora nello scudetto e anche di far vestire la maglia nerazzurra a Dybala. Sarebbe davvero troppo.