La sorprendente fatica della Juventus

La sorprendente fatica della JuventusTUTTOmercatoWEB.com
domenica 1 ottobre 2023, 22:11Editoriale
di Roberto De Frede
Ognuno ha addirittura sempre bisogno di una certa quantità di preoccupazioni, sofferenze o necessità, come la nave, per procedere fermamente e in linea retta, ha bisogno della zavorra. (Arthur Schopenhauer)

Che fatica per un passaggio degno di nota! Che fatica per un cambio di passo! Che fatica per una ripartenza! Che fatica per costruire un gioco! Quanta fatica per vincere una partita! Dopo la sciagurata disfatta col Sassuolo, un gol al Lecce, in novanta e passa minuti sudati, più dai tifosi per rabbia, incredulità e timore, che non dagli uomini in campo. Ce ne dobbiamo fare una ragione: la Juventus sta vivendo un periodo di passaggio purgatoriale e di certo non molto luminoso. Dimentichiamoci per un po’ la Juventus degli invincibili, dei campioni: una squadra straordinaria per gli altri, ma per i bianconeri normale in quanto normale essere straordinari. Non cadiamo nel tranello di fare paragoni col passato: non è il momento, soffriremmo soltanto, perderemmo il confronto e l’avvilimento spadroneggerebbe a spada tratta. Oggi la Juventus è una squadra ahimè normale anche per gli altri. È triste, ma è così. Pensiamola in fieri, del resto anche le opere d’arte hanno avuto i loro momenti di tormento prima dell’estasi eterna. La cupola che tutto il mondo invidia, quella del Brunelleschi del Duomo di Firenze, ebbe il suo periodo di costruzione tra mille difficoltà, prima di diventare una delle meraviglie più abbaglianti dell’umanità. Ci vogliono tempo e fatica, fattori imprescindibili di ogni serio cammino di crescita. Una sensata fatica distesa nel tempo può portare ad un’ascesi - nel nostro caso – sportiva verso vittorie inimmaginabili.

Quando pronunciamo la parola fatica in genere il significato che le diamo o l’eco che fa risuonare è negativa: faccio fatica, non mi reggo in piedi dalla fatica, la fatica di vivere, sopportare una fatica, riuscire a fatica, e poi fatica uditiva e visiva, per non parlare di fatica inutile e fatica sprecata, dove se non altro occhieggia l’intrinseco riferimento a qualcosa che ha un valore. In tutti questi casi comunque la parola è legata all’elemento dello sforzo e della stanchezza.

Il Petrarca dava un’accezione positiva alla fatica identificandola come cibo dello spirito e anche Schopenhauer pensava che l’affaticarsi e il lottare contro gli ostacoli per l’uomo rappresenta un bisogno proprio, come per la talpa quello di scavare. Un valore che si riconosce nell’obiettivo finale di quel viaggio al termine della notte: è la traduzione concreta e antiretorica del famoso motto latino per aspera ad astra, incitamento reso celebre da Seneca, che scrisse nell’opera Hercules furens, «non est ad astra mollis e terris via», cioè a dire non esiste alcuna via semplice dalla terra alle stelle. Concetti coraggiosi e ideali che derivano dalla mitologia greca, dove gli eroi, primo fra tutti Ercole, venivano portati sull’Olimpo solo dopo aver compiuto imprese faticose.

Pian piano, il significato di questa fatica ci potrà sorprendere, e chissà se la Juventus ne trarrà giovamento, pian piano ma non troppo… già contro l’Atalanta oggi pomeriggio. Fatica, termine che deriva dal verbo latino fatisco: aprirsi, fendersi, screpolarsi. Quindi fatis è una crepa, tanto è che in ingegneria, nel campo della tecnologia dei materiali, il punto di fatica è il danneggiamento progressivo seguito da rottura, apertura.

Ebbene, con il massimo rispetto per la tecnica, ci voleva un poeta, un signore della canzone per rendere in modo lirico e aulico tutto questo. Lui è Leonard Cohen, la canzone è la sua Anthem e questi i versi da brividi: There is a crack, a crack in everything / That's how the light gets in. C’è una crepa in ogni cosa, è da lì che entra la luce. Ascoltatela.

E la luce, secondo il cantore canadese, è la capacità di riconciliare la tua esperienza, il tuo dolore, le tue speranze, i tuoi sogni con ogni nuovo giorno che albeggia. Per la Juventus albeggerà sempre, prima d’ogni partita, facendo propri tutti i raggi del sole e illuminare così vittorie e glorie.

Sia la benvenuta dunque la fatica bianconera!

Roberto De Frede