Moggi a RBN: "Con Allegri, via Nedved. In società serve piazza pulita. La Juve non ha squadra"

Moggi a RBN: "Con Allegri, via Nedved. In società serve piazza pulita. La Juve non ha squadra"TUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 21 settembre 2022, 15:58Esclusive
di Matteo Barile

Oggi non l'avete sentito telefonicamente. Ma l'avete ascoltato e anche visto forte e chiaro. Luciano Moggi è intervenuto negli studi di Torino di Radio Bianconera per fare compagnia ad Antonio Paolino nel corso della trasmissione "Cose di Calcio". La chiacchierata con il direttore, nonchè conduttore della trasmissione ha regalato davvero tanti spunti degni di nota, che colpiscono per la profondità. Una profondità che, investe tutti i livelli: squadra, staff tecnico, società, e tifosi. Ecco cosa che ne pensa Moggi della crisi della Juventus:

SULLE FRIZIONI AGNELLI-NEDVED E SULLA SQUADRA - "Quando Allegri ritorna alla Juventus, c'è ancora Nedved, che è stato uno dei fautori del suo addio nel 2019. Il ceco doveva andare via. Se si viene a creare una frizione nell'ambiente, bisogna eliminarla. In società occorre una persona che capisce di calcio. Provo rispetto per Maurizio Arrivabene, che è stato portato da Andrea Agnelli, ma lui era in Ferrari. Il pallone è diverso dai motori. Dopo la sosta arriva Deschamps? Il problema dell'allenatore è minimo in questo momento. C'è da fare una squadra a centrocampo ed è probabile che con Pogba e Di María la situazione possa migliorare. In questo momento è inutile fare qualcosa. L'unica cosa che si può fare sono i "richiami". Ma quelli si fanno dopo che ti sei allenato e questi non sono stati fatti. C'è anche un fatto un po' particolare da dire: i giocatori che sono andati via hanno detto che alla Juventus ci si allena poco. Questo è tutto da vedere e lo vedremo nei richiami di novembre, quando ritornerà in campo la squadra. Se poi dopo, questa situazione dovesse persistere, allora bisognerà prendere dei provvedimenti. La Juventus non è una squadra da metà classifica. Non ha niente di particolare, ma può lottare per i primi posti della classifica."

SUL GIUDIZIO DELLA SQUADRA - "Alcuni signori all'interno della Juventus hanno fatto spendere miliardi di euro per la squadra, senza mai migliorarla. In questo momento, la Juve non ha squadra. Parliamo di qualcosa di indefinito, che porta a dire come il centrocampo non esiste. La difesa è ancora tutta da fare, perchè Bremer non è sufficiente per trainare quelli che ci sono. L'attacco non segna, se non arrivano palloni a Vlahović. Va riportata la calma e, soprattutto, le dichiarazioni dell'allenatore e di Arrivabene devono tornare a essere corrette Allegri ha detto che la sua Juventus è una squadra virtuale: questa è una considerazione fuori luogo. Arrivabene, invece, ha detto che non può esonerare Allegri, perchè altrimenti non saprebbe come pagarlo. Questo vuol dire che l'allenatore è solo un fattore economico. Lui, però, non può stabilire queste cose: è vero che lui è l'uomo dei conti, ma è altrettanto vero che i conti sono la conseguenza del gioco e dei risultati nel calcio. Nasce da queste considerazioni la visione di uno stadio semivuoto come accaduto contro il Benfica. La Juventus è un cane che si morde la coda e Maurizio Arrivabene. Ma la cosa che preoccupa di più è che in questa società non c'è qualcosa che possa far rinascere ed è un qualcosa di brutto in certi momenti perchè il silenzio che rimbomba al di fuori, al di dentro minaccia di far fare tutti contro tutti. Bisogna rimettere in riga l'ambiente. E il modo è solo uno: la società deve tornare a mostrarsi forte. Più forte dei dipendenti: se il dipendente non rispetta la società, lo cacci via.

SUI TIFOSI E SULLA SOCIETÀ - "Tutte le società di calcio danno dei biglietti ai tifosi. Quando arrivai alla Juventus, feci dei discorsi ben precisi, minacciandoli di togliere tutti i biglietti, messi a disposizione dei tifosi. Basta fare patti e regole chiare. Io di nuovo alla Juventus? No, l'ambiente non è più quello di prima; sono molto amico di Andrea Agnelli e di alcuni dirigenti come Arrivabene. Bisogna costituire qualcosa di fattibile all'interno della Juventus. Arrivabene è un tifoso che sente molto la Juve, ma i tifosi parlano di calcio in maniera errata. Cherubini è un seguace di Massimiliano Allegri, però è uno di volontà. Da lì a dire che è una società formata bene, ce ne corre. I dirigenti-tifosi come Arrivabene devono tacere più che parlare, perchè non hanno il carisma e non hanno la capacità di percepire all'interno dei giocatori quando i giocatori provano stima per la società, per cui sono pronti a dare qualcosa in più. Bisognerebbe fare piazza pulita. I giocatori di alto nome sono quelli che lo fanno meno bene di tutti a livello societario."