Campionato di Serie A 1995-1996 Juventus-Cremonese 4-1 MVP Fabrizio Ravanelli

Campionato di Serie A 1995-1996 Juventus-Cremonese 4-1 MVP Fabrizio RavanelliTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 14 maggio 2023, 12:00Gli MVP della storia
di Franco Leonetti

Domenica 27 agosto 1995, ore 16, la Juventus di Marcello Lippi apre una stagione, che si rivelerà trionfale, battendo alla prima giornata la Cremonese di Gigi Simoni. E rivedere nei filmati dell’epoca il dottor Umberto e l’Avvocato Agnelli, soprattutto in un periodo tanto travagliato come quello odierno, mette i brividi e reca nostalgia. Fabrizio Ravanelli è il mattatore di questa gara, e lo sarà fino alla finale di Champions di Roma, dove marcherà un gol tanto complicato da fare quanto esaltante e fondamentale per sollevare la seconda Coppa dei Campioni della storia juventina. Apre i giochi Jugovic al 17’, pareggia Maspero ad inizio secondo tempo, poi sale in cattedra Penna Bianca e non ce n’è più per nessuno. Gol del 2-1 di testa su corner di Di Livio al minuto 65, triplica su rigore concesso per fallo subìto da Padovano e l’autogol di Tentoni, su tiro di Deschamps, sigilla il match. Un Ravanelli che continua un periodo magico iniziato l’annata precedente, risolve una partita in cui la Juve soffre parecchio l’avversario, ohibò quindi anche in quei periodi vincenti la Vecchia Signora soffriva contro le piccole e non solo oggi: ahi la memoria labile di alcuni.

Fabrizio Ravanelli è diventato un simbolo vero di quella Juve, mettendo sul prato caratteristiche che lo hanno fatto emergere a livello internazionale: carattere, fame, dinamismo, forza fisica, generosità e senso del gol, ma anche una notevole propensione alla fase difensiva, grazie a costanti ripiegamenti necessari agli equilibri di quella squadra che giocava con il tridente. Un sinistro forte e incisivo, un colpo di testa preciso, insomma un ottimo goleador pur giocando non da centravanti puro. Ravanelli approda nell'estate 1992 a Torino, la Juve lo paga 3 miliardi lire e nella prima stagione con il Trap, mostra subito la sua indole e le sue capacità, contribuendo con gol importanti alla vittoria della Coppa Uefa. Sboccerà definitivamente con Marcello Lippi, diventando un titolare inamovibile nel tridente varato, in compagnia di Vialli, Del Piero o Baggio, e si prenderà la Juve, lui di fede bianconera sin da bambino.

Alla corte della sua Signora rimane 4 anni, disputando 160 partite, segnando ben 68 reti e vincendo tutto: 1 Scudetto, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana, 1 Champions, 1 Coppa Uefa. E’ rimasto nel cuore dei tifosi per le tante vittorie e l’umiltà, e nell’immaginario collettivo per il festeggiamento con la maglia tirata sul viso dopo ogni gol: indubitabilmente un vero pezzo da novanta di quegli anni vittoriosi marchiati Juve, in Italia e in Europa. Immenso Fabrizio!