La Juventus cade nuovamente: serve invertire la rotta
Serviva una prova d’orgoglio, come aveva avuto modo di dire Allegri, dopo l’orribile prestazione di Londra.
Ed è sicuramente andata un po’ meglio, con una formazione schierata in modo più logico rispetto alla gara con il Chelsea. Quello che non è andato bene, e purtroppo non è una novità in questa prima fase della stagione, è il risultato.
Atalanta che vince con merito allo Stadium, sfruttando tutte le lacune della Juventus, specie nella prima frazione. Solito atteggiamento della squadra di Gasperini, con pressing alto e squadra corta, che quando viene attaccata cerca con pazienza di recuperare il pallone per colpire l’avversario. Quando, come nella seconda frazione, affiorano le stanchezze di coppa, i bergamaschi fanno densità nella propria metà campo, senza chiudersi troppo e rinunciare ad attaccare.
Ecco, tutte qualità e peculiarità che mancano oggi alla Juventus: squadra abbastanza lunga, troppa confusione nell’organizzazione della manovra, troppi passaggi sbagliati, poche azioni offensive (specie nel primo tempo) e la sensazione che ci si affidi troppo ad azioni individuali e poco al gioco, ancora molto farraginoso, cambi tardivi di uomini e modulo di gioco.
Juve anche non molto fortunata: nel secondo tempo poteva certamente segnare, la parata di Musso su Rabiot e la traversa su punizione di Dybala potevano avere maggior sorte, ma è sembrata più una reazione di nervi che organizzata e, da una squadra come quella bianconera, personalmente mi aspettavo e mi aspetto molto di più.
Ora, da qui alla sosta natalizia, con Salernitana, Genoa, Malmo (Champions), Venezia, Bologna e Cagliari, la Juventus dovrà cercare di recuperare i 7 punti di ritardo dal quarto posto imposti dalla pesante sconfitta odierna. Ma dovrà necessariamente cambiare registro e la cosa non sembra semplicissima.
Per Allegri c’è molto da lavorare per invertire la rotta…
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