Juve, se vuoi la Coppa Italia serve una prova gagliarda come allo Stadium

Juve, se vuoi la Coppa Italia serve una prova gagliarda come allo StadiumTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 10 maggio 2022, 18:00La Frecciata
di Franco Leonetti

Finale di Coppa Italia, l’ultima chiamata della stagione per cercare di sollevare un trofeo, cosa che accade, ininterrottamente, da un decennio a Torino. Ma l’appuntamento di mercoledì sera, contro l’Inter, ha più di mille risvolti per la stagione bianconera. Inutile sondare l’acerrima rivalità negli anni, la conosciamo tutti, ma per vincere la coppa la Juventus dovrà dare un segnale forte, di fronte all’avversaria storica con il tricolore sul petto. La stagione ci dice che Chiellini e compagni non hanno vinto nemmeno un incontro dei tre sostenuti contro la squadra di Simone Inzaghi, ma hanno dato del gran filo da torcere sempre. In campionato al Meazza, i giocatori di Madama sono usciti fuori con un pareggio, e nella finale perduta di SuperCoppa, compromessa irrimediabilmente da una stupidata finale di Alex Sandro sul gong finale, la performance si è rivelata resistente e coriacea. La prova più brillante è stata, indubbiamente, quella sciorinata il 3 aprile scorso allo Stadium, quando la Juve mise sotto i nerazzurri ma non riuscì a trionfare, un po’ per difficoltà ad andare a rete, croniche ormai in questa stagione, un po’ per alcune decisioni sospese tra direttore di gara e Var.

Probabilmente la miglior Juve della stagione, uscita immeritatamente sconfitta dal terreno di gioco, ma con una condotta di match bella e brillante. Ecco, il punto di partenza per mercoledì sera deve essere proprio quello appuntato allo Stadium, una gara pensata in maniera gagliarda e maiuscola, fatta di corsa e determinazione feroce: nella finale della coppa nazionale serviranno tutte queste caratteristiche per cercare di avere la meglio sull’avversario. Anche Allegri aveva rinvenuto la giusta lettura tattica, schierando una squadra coraggiosa, sempre proiettata in avanti, attenta nei ripiegamenti, e che lasciava poco fiato e spazi ai temibili attaccanti della squadra milanese. L’ambiente juventino è carico e determinato a ripetere quella prestazione, ci sarà però bisogno di tanta benzina in corpo per rintuzzare i pericoli e ripartire di slancio. La Juventus può direzionare la sfida dalla sua parte, a patto di risultare ferrea e puntuale nella fase difensiva e concreta sotto porta, cercando di essere cinica, almeno una volta in stagione, in fase di realizzazione.

Sarà la prima finale per Vlahovic, da lui e dalla sua verve ci si attende molto là davanti, il ragazzo deve reagire subito, provando ad incanalare rabbia e delusioni di Marassi, trasformandole in lucidità e cattiveria d'area di rigore. Le buone notizie, una volta tanto, non mancano, Mister Allegri può godersi il recupero di Locatelli e Luca Pellegrini, ma sarà fondamentale presentarsi con un atteggiamento propositivo, dimostrandosi squadra compatta con capacità di reggere l’urto e offendere in maniera tagliente. Se la Juve vuole la vittoria dovrà risultare più in palla di un’Inter che sta spendendo molto a livello psicofisico, nel testa a testa con il Milan per lo scudetto. In termini economici, questa sarà una Coppa Italia più ricca rispetto al passato, chi la solleverà si metterà in tasca 7.5 milioni di euro, chi avrà al collo la medaglia celebrativa in argento, ne percepirà 5. Mai come questa volta alla Juve questa Coppa Italia potrebbe servire come scintilla per ricreare autostima ed entusiasmo, al fine di preparare nel migliore dei modi, e con l’ausilio del mercato estivo, il riscatto per la prossima stagione. Sarebbe bello ripartire con un trofeo in più, nella folta bacheca, e il tipico fregio rotondo celebrativo ad adornare la nuova maglia del prossimo anno.