Juventus Women sconfitte di misura a Londra, ora la qualificazione diventa un'impresa.

Gli ultimi giorni sono stati molto particolari per tutto il mondo della Juventus ed era impensabile che le ragazze non fossero caricate di grandi responsabilità. Martina Rosucci ha indicato la via con le sue parole “difendiamo la Juve “e le sue compagne hanno colto il messaggio. A Londra, contro le super favorite del girone, senza  Gama ,con Gunnarsdottir non al meglio, la Juve parte forte e sciupa dopo 4 minuti una doppia occasione con Caruso e Girelli. Poi sale in cattedra l’Arsenal, come da previsione e diventa tutto molto complicato. Il centrocampo a 5 di Montemurro (con Caruso più avanzata) viene rimandato indietro dalla forza dele inglesi che pressano alte e impediscono alla Juve di saltare la prima linea. Subito il gol dall'Arsenal le women bianconere resistono e portano a casa un primo tempo sotto di una sola rete. Montemurro cambia nella ripresa. Fuori la velocità di Bonansea, dentro la tecnica di Cernoia. Le ragazze riescono ad invertire la tendenza del match con la stessa arma tattica usata dalle londinesi nel primo tempo: la pressione. Della serie, non abbiamo più nulla da perdere.

Convinzione, verticalizzazione, aperture veloci sugli esterni. Non basta per creare occasioni da gol e allora il coach tenta il 4-2-4 con Cantore al posto di Caruso. Gli attacchi disperati della Juventus portano il pallone nella metà campo gunners ma non basta per cerare palle gol importanti. Troppi errori nei passaggi finali. Una gigantesca prestazione di Salvai impedisce le ripartenze ficcanti alle veloci avanti dell'Arsenal  fino al calcio di punizione tirato alto da Cernoia allo scadere. In questi casi si dice che più di così non si può ma non è vero. Le ragazze escono a testa alta ma con meno errori si potevano creare la palla del pareggio. Ora non resta che vincere contro lo Zurigo prima di tentare l’impresa a Lione. Molto difficile ma non impossibile. Forza ragazze, crederci è gratis.