Iachini a RBN: “Chiesa-Vlahovic futuro condizionato. Sul mercato..."

Oggi alla Continassa riprendono gli allenamenti in vista della sfida di domenica contro l'Inter. Man mano rientreranno i giocatori impegnati con le rispettive nazionali. Alle prese con la frattura ad una costola, resta in forte dubbio Locatelli. Il centrocampista potrebbe giocare con una protezione speciale. Ancora out Danilo, pare certo il recupero di McKennie e Miretti, tornano disponibili Weah e Alex Sandro. Allegri conta su Chiesa (rivitalizzato dalla Nazionale) e Vlahovic, entrambi allenati da Giuseppe Iachini ai tempi della Fiorentina. Il tecnico è intervenuto in ESCLUSIVA a Fuori di Juve, parlando dei due ex viola, del Derby d'Italia, di scudetto, di Allegri e di mercato.

Dunque molte le aspettative su Chiesa e Vlahovic, a secco di gol con la maglia bianconera da settembre. Su entrambi questo il pensiero di Iachini: “Dusan l'ho avuto giovanissimo, era alle prime armi. Il serbo è un giocatore che lavora molto, si fermava anche dopo la fine della seduta di allenamento per migliorare alcuni aspetti, lo faceva con entusiasmo, grande professionalità voglia di arrivare. E' un ragazzo d'oro. Sotto la mia gestione in 28 gare ha realizzato 22 gol, di cui solo un paio di rigori perché li batteva Pulgar. Questo per farvi capire la sua media realizzativa, insomma ha fatto molto bene. E' un giovane con grandi prospettive di crescita. Quello che potrà diventare non lo so, però sicuramente può migliorare ancora. Ha già fatto vedere cose importanti, lo scorso anno è stato condizionato anche da problemi fisici. Qualsiasi calciatore patisce sotto il profilo del rendimento se non è al meglio della forma. Lui è un attaccante che sa giocare sia in profondità che in area di rigore, Allegri lo sta utilizzando bene. Gli attaccanti vivono questi momenti non positivi, poi magari segnano e si sbloccano. Parliamo di un ragazzo che a 18 anni aveva già mostrato le sue potenzialità, sta facendo il suo percorso. Se sta bene fisicamente, Vlahovic è un giocatore importante. E' chiaro, come ogni calciatore ha bisogno di sentire la fiducia incondizionata da parte di tutti. Se attorno ci sono voci, situazioni di incertezza può risentirne e questo non gli farebbe bene. Bisogna capire cosa vorrà fare la Juve, se veramente crede in lui. Questi sono presupposti importanti. Chiesa? Con me ha fatto molto bene, è andato in doppia cifra. Anche lui necessita della fiducia di tutto l'ambiente. Sono due ragazzi sensibili e hanno bisogno dell'affetto, come tutti i giocatori. Dusan e Federico possono essere il futuro della Juve, ma poi le scelte la fa la società”.

Nel podcast l'intervento integrale