Conferenza stampa di Tudor per Venezia-Juventus: "Partita importante, ci vuole concentrazione. Veiga in gruppo"

La Serie A si chiude con un finale ad alta tensione: domenica 25 maggio, alle 20:45, va in scena Venezia-Juventus, sfida decisiva per l’ultimo posto disponibile in Champions League. Le due squadre si affrontano allo storico stadio Pier Luigi Penzo, teatro di un match che può cambiare la stagione di entrambe.
Il Venezia, penultimo a quota 29 punti, si gioca la salvezza sperando anche in qualche passo falso di Lecce ed Empoli; la Juventus, invece, cerca una vittoria che le garantirebbe matematicamente l’accesso alla Champions, condizione indispensabile per ridare senso a una stagione finora altalenante. Dopo l’allenamento mattutino, l’allenatore croato ha incontrato poco fa i giornalisti per chiarire lo stato di forma della squadra, i dubbi di formazione e – forse – anche qualcosa sul proprio futuro. Ecco le parole del tecnico bianconero riportate in diretta da BianconeraNews:
ECCO LE PAROLE DELL'ALLENATORE BIANCONERO IN VISTA DEL MATCH CONTRO IL VENEZIA
Ha detto che c'è da sudare fino alla fine, domani conterà più la testa o il cuore?
"Permettetemi prima di tutto di fare i complimenti al Napoli: sono stati i più bravi. Domani serviranno entrambe le cose. È una partita importante, certo, ma preparata con lo stesso approccio delle altre".
Veiga è a disposizione? E sui complimenti al Napoli, ha vinto secondo lei chi ha meritato di più?
"In un campionato vince sempre chi lo merita di più: sono 38 partite... è inevitabile. Gli infortunati? Veiga e McKennie hanno avuto qualche problema in settimana, ma oggi si sono allenati regolarmente con noi. Anche Koopmeiners ha lavorato in gruppo. La situazione di Gatti è analoga a quella delle settimane precedenti".
Che idea si è fatto della Juve? Il 4° posto è il reale valore della rosa?
"I calcoli non rientrano nel mio modo di pensare come allenatore, preferisco concentrarmi sul lavoro settimanale. Il potenziale, secondo me, è superiore a quello che si vede attualmente".
Vede la squadra più convinta?
"Li ho visti bene, concentrati e in crescita. L'ultima partita mi è piaciuta molto per la maturità dimostrata: abbiamo controllato la gara da grande squadra. La crescita la noto ogni giorno. Poi, chiaramente, in partita conta ciò che fai in campo".
Come sta la squadra a livello di energie mentali?
"Quando sono arrivato io, ogni partita era già fondamentale: ne mancavano poche… La squadra mi trasmette fiducia in vista di domani, vedo un gruppo che vuole prendersi ciò che si merita. Abbiamo fatto diversi step, adesso serve compierne un altro. La squadra c’è".
Dopo l'Udinese, con Cambiaso e Nico Gonzalez, aveva detto che la sua Juve aveva mostrato più qualità...
"Avevo parlato di una Juve con più qualità, ma non con meno quantità. Senza quantità, non vinci nemmeno contro una squadra di Serie C. È chiaro che la qualità nelle giocate e nei passaggi conta, e se c’è anche equilibrio, allora diventa tutto più semplice. Ma attenzione anche all’eccesso opposto: troppa sostanza e poca qualità non bastano. Serve il giusto mix. Mi dispiace, poi, di non aver mai avuto la rosa davvero al completo."
Sta già guardando la rosa del futuro?
"Non guardo nulla. Solo ai giocatori di oggi, a come stanno, penso alla riunione giusta da fare domattina, poi alle 20:45 tutta la mia vita sarà lì. Il resto, davvero, non conta."
La Juve ha il destino nelle proprie mani: quanti meriti si prende lei?
"Non voglio parlare di me, lascio che siano gli altri a commentare. Credo che, in generale, abbiamo fatto tutti insieme un bel lavoro. Ora bisogna restare sul pezzo e concentrati: chi parte dall’inizio e chi subentra."
Che foto vorrebbe aggiungere al suo album della Juve?
"Nessuna foto. Ora penso solo al prossimo step. Abbiamo fatto un buon lavoro, ma non è ancora il momento degli scatti ricordo."
Quanto senso di responsabilità ha dovuto trasmettere alla squadra?
"Fin dal primo giorno cerco di educare i giocatori e chi lavora qui, con i valori in cui credo. Ognuno di noi sente già la responsabilità di fare le cose nel modo giusto e di migliorarsi. Il gruppo è serio, su questo non ho nulla da dire."
Che sensazioni ha provato in settimana?
"Un po’ di tutto: aspettative, attenzione… Ma la parola che meglio rappresenta questa settimana è una sola: concentrazione."
ORE 14:03 TERMINA LA CONFERENZA STAMPA DI IGOR TUDOR
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