Conte e quella frase sulla Juve: un indizio per il futuro o solo nostalgia?
Nel post partita di Napoli-Inter, terminata 3-1 per gli azzurri, Antonio Conte ha risposto alle domande sulla lite con Lautaro Martínez con la consueta calma apparente, ma come spesso accade con lui, una frase ha fatto rumore più di mille spiegazioni. “Sapete benissimo cosa rappresenta per me la Juve”, ha detto, quasi di sfuggita, ricordando i due anni all’Inter e lo scudetto conquistato interrompendo il dominio bianconero. Parole che sembrano casuali, ma Conte raramente parla a caso: ogni sillaba è pesata, ogni riferimento è un messaggio. E allora è inevitabile chiedersi se quella frase non sia un segnale, l’ennesimo indizio di un legame mai del tutto spezzato.
In estate il suo ritorno a Torino sembrava cosa fatta, poi il dietrofront improvviso, una delusione cocente per tanti tifosi juventini che avevano già iniziato a sognare un nuovo ciclo con lui in panchina. Oggi c’è Tudor, chiamato a dare un’identità a una squadra ancora in cerca di certezze, ma le difficoltà iniziali non aiutano a placare la nostalgia per il tecnico che con la Juve vinse, lottò e fece rinascere un orgoglio. Se un giorno Conte dovesse davvero tornare, dovrà ricostruire un rapporto con una tifoseria divisa tra amore e amarezza, ma una cosa è certa: le sue parole non passano mai inosservate, e quel “sapete cosa rappresenta per me la Juve” suona più come una promessa sospesa che come un ricordo lontano.
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