L'incrocio del destino: quando Xabi Alonso incontrò il bambino prodigio Yildiz, che ora vuole a Madrid
Il Santiago Bernabéu, teatro dell'ultima sfida di Champions League tra Real Madrid e Juventus (terminata 1-0 per i Blancos), è stato lo sfondo di un incrocio che va oltre il semplice referto: quello tra Xabi Alonso e Kenan Yildiz. Il tecnico del Real, l'uomo che sta rivoluzionando il calcio europeo dalla panchina, non è un osservatore qualsiasi per il nostro numero 10, ma una figura che, inconsapevolmente, ha seguito i primi passi del talento turco. La storia ci porta indietro di circa un decennio, alla Säbener Straße di Monaco di Baviera. Alonso era un campione affermato e stimato, nella sua ultima esperienza da calciatore con il Bayern (2014-2017), mentre Yildiz era solo un bambino tra i 9 e i 12 anni, un enfant prodige delle giovanili bavaresi di cui tutti parlavano con un misto di stupore e speranza.
È quasi certo che un futuro allenatore come Xabi, già proiettato a studiare il calcio in ogni sua sfaccettatura, non abbia potuto non notare, durante le sue giornate passate ad osservare anche i campi del vivaio, quel ragazzino che incantava con le sue movenze e il suo mancino. "Lo conosco. Era al Bayern Monaco quando ero lì io. Vedere i suoi progressi mi rende molto felice", ha dichiarato lo spagnolo, confermando una conoscenza che, seppur a distanza, testimonia l'occhio clinico dell'ex centrocampista.
I due si sono ritrovati l'altro ieri, in un contesto completamente ribaltato: Alonso, in panchina, alla guida di una delle squadre più forti del mondo; Yildiz in campo, con il peso della maglia numero 10 della Juventus sulle spalle e la fascia di capitano al braccio, a incarnare le speranze di un popolo bianconero. Un duello tra un passato glorioso e un futuro scintillante, con in mezzo una storia comune iniziata anni fa sui campi di allenamento.
Proprio questa stima, però, è ciò che oggi alimenta l'ansia dei tifosi. L'ammirazione di Alonso non è passata inosservata, e un agente di calciatori ha rilanciato una "suggestione" di mercato che vedrebbe lo spagnolo fare carte false per portare il gioiello della Juventus al Real Madrid, disposto a sacrificare chiunque, tranne Mbappé, pur di averlo. La Juve, dal canto suo, ha subito messo un muro altissimo: per il suo talento chiede una cifra monstre, 100 milioni di euro. L'indiscrezione di mercato è marginale, ma la possibilità che il vecchio mentore voglia il suo "bambino prodigio" ai Blancos getta un'ombra di preoccupazione sui cuori bianconeri: vedere Yildiz, il nuovo idolo, il potenziale erede di una certa leggenda con la 10, lontano da Torino, è un pensiero insopportabile. Oggi anche Tudor ne ha parlato come un leader tecnico e anche se non ha voluto direttamente rispondere alla domanda sul paragone con Del Piero, la sensazione è che lui pensi che sia sulla strada buona per emularlo.La speranza è che l'ammirazione di Xabi ammirazione resti solo un bel ricordo di un incrocio del destino, e non l'anticamera di un addio.
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