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De Casa a RBN: "La prima offerta di Tether era poco realistica, ma anche triplicandola servirà comunque un'apertura da Exor"

De Casa a RBN: "La prima offerta di Tether era poco realistica, ma anche triplicandola servirà comunque un'apertura da Exor"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 17:12Primo piano
di Alessio Tufano

L'offerta di Tether da 1,1 miliardi per rilevare le quote di Exor in Juventus è un argomento ancora caldissimo in casa bianconera, anche alla luce di un probabile rilancio da parte del gruppo che controlla la blockchain. A parlarne ai microfoni di Radio Bianconera è l'analista finanziario Carlo Alberto De Casa: “È chiaro che la prima offerta da parte di Tether fosse soltanto esplorativa - ha spiegato nel corso de "L'Ora della Vecchia Signora"Un'offerta credibile per un club come la Juventus andrebbe da 3,5 a 4,5 euro ad azione, decisamente di più rispetto a quella da 2.66 euro per azione presentata qualche giorno fa, per cui se il rilancio ci sarà, dovrà essere per forza di cose un rilancio molto importante".

De Casa commenta quindi anche l'ipotesi che Tethher possa lanciare nei confronti del club un'OPA ostile: "Di fatto già la prima offerta è da considerare un'OPA ostile, dato che nel comunicato Exor ha parlato di offerta non sollecitata, ma se Exor non vuole dare il proprio nulla osta alla cessione delle proprie quote, che ricoprono il 65% del totale, Tether non ha comunque modo di acquisirle. Pur rastrellando tutte le altre quote sul mercato, comprese anche quelle dell'altro azionista importante Lindsell Train, il gruppo di Ardoino arriverà a controllare al massimo il 35% di Juventus, assicurandosi una buona fetta di voti in CdA ma lasciando comunque il potere decisionale ad Exor, che resterebbe socio di maggioranza".

Ascolta l'intervento nel podcast allegato.