Marocchino a RBN: "Ecco perchè ho pianto quando Rabiot è andato via"
Domenico Marocchino ha parlato di Juventus ai microfoni di Radio Bianconera: “Stavo pensando a quali potessero essere le soluzioni per far sì che la squadra sia un attimino più identificabile - le sue parole nel corso di “Cose di Calcio” - Ad esempio se Yildiz giocasse dietro la punta sarebbe molto più libero di fare quello che vuole, come fa Nico Paz nel Como. Siccome è un talento credo che sfruttarlo così gli permetterebbe di rendere al meglio. Più che poterselo permettere direi che la Juve se lo deve permettere, perchè da Yildiz può passare tanto del futuro dei bianconeri”.
Passato un quarto di campionato, è chiaro che la squadra ha grossi problemi in fase realizzativa: “Una squadra è costruita principalmente sulle caratteristiche degli attaccanti per cui devi capire cosa può mettere gli attaccanti in condizione di segnare ed aiutare la squadra a vincere. Per la Juventus si parlava di attacco migliore in Italia dopo il mercato, ma in realtà l'attacco dei bianconeri è inconsistente. Vlahovic è uno che va servito in velocità, ma Conceiçao e Yildiz sono due che fanno dieci finte prima di passare il pallone. Per questo ho pianto quando Rabiot è andato via, perchè era uno che si faceva aggredire in mezzo al campo, permettendo di liberare qualche spazio in più per gli attaccanti”.
Ascolta l'intervento nel podcast allegato.
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