Focus tattico Juventus-Al Alin 5-0: show offensivo bianconero, dietro attendiamo

Focus tattico Juventus-Al Alin 5-0: show offensivo bianconero, dietro attendiamoTUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 23:45Primo piano
di Nerino Stravato
La Juventus travolge Al Alin con un netto 5-0 nella prima gara del Mondiale per Club. Nei primi dieci minuti, gli avversari tentano di sorprendere i bianconeri con un pressing alto e intenso, ma la squadra di Tudor risponde con grande mobilità e intelligenza posizionale, sfruttando le rotazioni tra difensori e centrocampisti per superare la pressione. Il gol del vantaggio, firmato da Kolo Muani, nasce proprio da una costruzione fluida: Kalulu, salito fin dentro  l’area avversaria, serve largo Alberto Costa, che con un cross perfetto trova la testa dell’attaccante francese. Dopo l’1-0 la partita cambia volto, con la Juventus che prende in mano il gioco e trova spazi grazie all’intesa crescente tra Conceição e Yildiz alle spalle di Kolo Muani. Il portoghese è incontenibile: segna due reti e partecipa attivamente a tutte le azioni potenzialmente pericolose della JuventusYildiz completa il poker con una splendida conclusione da fuori area che bacia il palo prima di entrare. In mezzo al dominio tecnico-tattico, spicca la prova di Alberto Costa, sempre preciso sia in fase di costruzione che di recupero, mentre Savona, tornato centrale dopo la prova opaca col Venezia, risponde bene nel duello uomo su uomo, affiancato da Kalulu e Kelly, gestendo con sicurezza i rari tentativi offensivi avversari. Il 3-4-2-1 di Tudor sembra finalmente assimilato: la squadra costruisce con ordine e attacca con varietà, pur mostrando in alcune fasi transitorie, delle fragilità potenzialmente pericolose contro avversari di maggiore qualità. In particolare, Cambiaso in fase di non possesso ha spesso lasciato a desiderare, fuori posizione in più di un'occasione lasciando spazi che con avversari di livello superiore sarebbero stati sanguinosi. In una serata tranquilla, a suonare la nota stonata ci pensano Koopmeiners e Vlahovic. Entrambi entrati a risultato acquisito, non hanno dato l'impressione di essere dentro il "Tudor Mood". L'olandese lento e scolastico nelle giocate, sintomo ancora di una fiducia da ritrovare, il serbo, nei pochi palloni toccati, è sembrato confuso e in difficoltà.
Ora l’attenzione si sposta sulla prossima sfida contro il Wydad Casablanca, campione del Marocco, reduce da una sconfitta per 2-0 contro il Manchester City ma capace di creare più di una difficoltà agli inglesi. Una partita che sarà decisiva non solo per la qualificazione, ma anche per misurare con più chiarezza il valore e il livello di maturazione della Juventus targata Tudor.