I motivi per cui la Juventus può ribaltare la sentenza sulle plusvalenze

I motivi per cui la Juventus può ribaltare la sentenza sulle plusvalenze
venerdì 27 gennaio 2023, 10:15Primo piano
di Quintiliano Giampietro

La prossima settimana si conosceranno le motivazioni della sentenza con cui la Juventus è stata penalizzata di 15 dalla Corte d'Appello federale per la questione plusvalenze. I legali bianconeri avranno così maggiori elementi per costruire la strategia difensiva e quindi fare ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni. Sui media impazzano i pronostici e qualcuno torna a parlare di retrocessione. Esistono invece buone possibilità che la sentenza venga ribaltata, riguardanti violazioni procedurali e infondatezza del merito.

Ecco le chiavi in favore della Juventus. Innanzitutto da verificare la procedibilità della revisione, se è stata avviata entro i 60 giorni da quando la Procura è venuta a conoscenza del reato. Poi l'ammissibilità della stessa revocazione, tutt'altro che scontata in quanto c'era già stato un giudizio di proscioglimento per gli stessi capi d'imputazione. Terzo motivo per cui essere ottimisti, alla Juventus non è stato contestato il principio di violazione di buona fede, quindi la penalizzazione di 15 punti non poteva essere inflitta. L'articolo 31 (comma 1) del Codice di Giustizia sportiva, infatti, prevede solamente l'ammonizione con diffida, la stessa pena comminata a maggio quando poi la Juventus fu prosciolta. Chinè nella requisitoria ha invece richiamato l'art. 4 (doveri di lealtà, correttezza e probità) che però non poteva essere applicato perché non contestato nel deferimento originario dell'aprile 2022. Quindi siamo di fronte all'illegittimità del verdetto. Rispetto al merito della sentenza, bisogna leggere le motivazioni per conoscere il motivo che ha portato ad una pena così pesante e quindi se la sanzione sia congrua o meno.

Sulla manovra stipendi, Chinè ha chiesto una proroga di 40 giorni. Cosa significa? Secondo un noto giurista di Diritto sportivo, il procuratore federale vuole leggere le motivazioni della sentenza sulle plusvalenze e approfondire le indagini e capire chi incolpare anche rispetto all'altro filone. Tradotto, non avrebbe le idee chiare. Resta anche la questione dei rapporti con gli agenti. Insomma, il percorso non è semplice. La scadenza dell'inchiesta sugli stipendi quindi sarà il 10 marzo. Salvo archiviazione, gli incolpati avranno 15 giorni per preparare le loro difese. La Procura potrà disporre di 20 giorni per il deferimento alla Corte d'Appello Federale e questa di un mese per fissare la data del processo. Saremo a maggio, nel rush finale del campionato. Non proprio il massimo come periodo.