I nuovi pericoli del Napoli ritrovato: perché la Juve dovrà stare attenta domani sera
Domani sera la Juventus si presenterà al Maradona con entusiasmo, certezze ritrovate e una classifica che sorride, ma sarebbe un grave errore pensare di affrontare un Napoli in difficoltà solo perché privo di uomini chiave in mezzo al campo. Le assenze di Lobotka, fermatosi proprio alla vigilia del match, e di Anguissa fuori da un mese dopo l’infortunio in Nazionale, sono sicuramente pesanti in termini di struttura, fisicità e qualità nel palleggio, ma il Napoli arriva alla sfida con morale altissimo, reduce da quattro vittorie consecutive che hanno ribaltato il momento negativo esploso dopo la batosta subita a Bologna e che sembrava aver fatto traballare pericolosamente la panchina di Antonio Conte. Il tecnico salentino però, proprio nel momento in cui sembrava vicino al punto di rottura, ha tirato fuori la sua arma migliore: il pragmatismo. Ha cambiato modulo, ha cambiato letture e soprattutto ha cambiato gerarchie, puntando forte su due giocatori mai realmente decisivi in questi mesi ma diventati ora punti di riferimento offensivi: Lang e David Neres. Il primo, arrivato dal PSV in estate e utilizzato col contagocce fino a poche settimane fa, ha finalmente trovato continuità e fiducia e con essa sono esplose le sue qualità migliori, velocità, dribbling e quella capacità di saltare l’uomo che sposta gli equilibri nell’uno contro uno. Dall’altra parte, David Neres, protagonista silenzioso ma determinante dello scudetto dell’anno scorso e poi sparito dai radar nella prima parte di stagione, è rinato contestualmente alla trasformazione tattica voluta da Conte: più libertà, più ampiezza, più responsabilità negli ultimi trenta metri dove può incidere davvero. Entrambi sono diventati gli sfoghi naturali della manovra, l’idea diretta per ribaltare campo e creare quei duelli che il Napoli con Spalletti dominava nello stretto e che ora con Conte vuole vincere in velocità e intensità. Ed è esattamente questo il punto: la Juve dovrà prestare massima attenzione non al Napoli che conosceva, quello del possesso e del palleggio, ma al Napoli ringhioso, verticale, costruito per far male negli spazi e sulle transizioni. Concentrazione sugli esterni, coperture preventive perfette e seconde palle da non concedere: perché se domani sera la Juventus vuole tornare da Napoli con un risultato pesante, deve mettere in conto che le assenze sono solo un dettaglio, e che i veri pericoli si chiamano Lang e David Neres, gli uomini rinati quando Conte è riuscito a ritrovare la sua squadra.
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