Zhegrova test negativo: guai però a crocifiggere il kosovaro della Juve
L'esordio da titolare con la Juve non è andato bene: comunque al di sotto rispetto a chi da Zhegrova si aspettava tanto. Spalletti in primis, ma soprattutto i tifosi. Attenzione, non è da una prestazione che si giudica un giocatore. Soprattutto se reduce da un infortunio importante e un lungo stop, prima di sbarcare alla Continassa. Del resto l'ultima volta che aveva giocato una gara dall'inizio, risaliva allo scorso 14 dicembre del 2024, trasferta del Lille a Marsiglia. Poi intervento chirurgico per la pubalgia, quindi nove mesi in infermeria. Il kosovaro ha fatto vedere poco, sicuramente meno rispetto alle giocate mostrate nelle gare in cui è sceso in campo per qualche spezzone, per un totale di 100 minuti.
Contro il Pafos Zhegrova ha giocato solo il primo tempo, forse inghiottito dalla prestazione horror di tutta la Juve. Spalletti parla di poco aiuto da parte di McKennie e Kalulu, i due compagni di squadra che agivano sulla stessa fascia, la destra. Il tecnico probabilmente vuole dargli un'attenuante. Giustamente dal suo punto di vista. Solo due tiri per il nazionale kosovaro, 1 volta finito in fuorigioco, in termini di assist attesi 0,11, 2 i passaggi chiave, precisione dell'88%, 4 cross, 2 i dribbling riusciti, 7 volte ha perso palla. Insomma, anche i numeri non tradiscono. Attenzione, guia però a bocciarlo in via definitiva, anzi questo passaggio a vuoto dovrà essere importante per il suo percorso. Certo, se qualcuno avesse ancora dubbi sulle gerarchie, al momento Conceicao è davanti a Zhegrova, ma è normale. Una sana concorrenza sarebbe benefica per la Juve di Spalletti.
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