Juventus, i convocati per Pisa-Juve: Bremer e Openda guidano il gruppo, Conceição out

Juventus, i convocati per Pisa-Juve: Bremer e Openda guidano il gruppo, Conceição outTUTTOmercatoWEB.com
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di Massimo Reina
fonte Juventus.com
Ultimo impegno del 2025 per i bianconeri: in Toscana Spalletti punta su certezze e nuove soluzioni, tra conferme e giovani pronti a farsi notare.

Ci sono partite che non promettono gloria e proprio per questo sono rivelatrici. Pisa-Juventus è una di quelle. Ultima fatica dell’anno solare, vigilia di brindisi e bilanci, una trasferta che sa di provincia vera e di calcio senza trucco: campo umido, tribune vicine, rumore che arriva diretto, senza filtri. La Juventus ci arriva con una lista convocati che racconta già qualcosa. Non solo i nomi, ma il loro peso specifico. Bremer c’è, ed è una notizia che va oltre la difesa: quando gioca lui, la Juve sa chi è.

È il cardine, il silenzioso custode dell’equilibrio, quello che permette agli altri di osare un passo in più. Non è un caso se con lui in campo la squadra sembra respirare meglio. Poi c’è Openda, che non è ancora una certezza ma è una promessa che scalpita. Non il centravanti di una volta, spalle alla porta e mestiere antico, ma un attaccante moderno, nervoso, verticale, che costringe le difese a guardarsi alle spalle. Spalletti lo porta a Pisa perché certe partite servono proprio a questo: capire se un’idea regge anche quando il contesto è scomodo.

Il resto del gruppo è un mosaico interessante. Locatelli e Koopmeiners sono la linea del tempo: uno dà ordine, l’altro dà pensiero. Thuram e McKennie sono il motore, irregolare ma generoso. Yildiz è il talento che ancora non sa di esserlo fino in fondo, e forse è meglio così. Spalletti, in fondo, queste partite le ama. Perché non fanno rumore, ma fanno scuola. Perché non chiedono proclami, ma risposte. A Pisa non si vince con il nome stampato sulla maglia, si vince se accetti la fatica, se stai dentro la partita anche quando non ti appartiene.

La Juventus che scenderà in campo stasera non gioca per il titolo né per la storia. Gioca per capire se quello che sta costruendo ha fondamenta vere. È l’ultima del 2025, sì. Ma soprattutto è una di quelle che, a maggio, ti ricordi di aver giocato bene. O male.