Koopmeiners si dice felice dietro, ma la Juve l’aveva comprato per attaccare

Koopmeiners si dice felice dietro, ma la Juve l’aveva comprato per attaccareTUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
Ieri alle 23:20Primo piano
di Nerino Stravato

Le parole di Teun Koopmeiners dopo la gara di Champions contro lo Sporting hanno fatto discutere. “In questa posizione mi trovo molto meglio, perché non sono un attaccante che gioca spalle alla porta. Mi piace avere la palla tra i piedi, sia partendo da dietro sia da mediano”, ha detto ai microfoni di Sky Sport. L’olandese si riferiva al suo nuovo impiego da centrale di sinistra nella difesa a tre di Spalletti, ruolo in cui ha convinto per equilibrio e pulizia tecnica nelle ultime due uscite. Una scoperta tattica utile, ma che inevitabilmente apre una riflessione: Koopmeiners è stato acquistato per tutt’altro. Quando l’allora direttore generale Cristiano Giuntoli e Thiago Motta in panchina decisero di investire circa 60 milioni per strapparlo all’Atalanta, la Juventus puntava su un centrocampista offensivo, capace di creare, rifinire e segnare. Non certo su un difensore centrale. È vero, come ha ricordato Spalletti nella sua prima conferenza stampa, che Teun aveva già ricoperto questo ruolo ai tempi dell’AZ Alkmaar e in qualche occasione in nazionale, ma il tecnico è stato chiarissimo: “Per me è un mediano-mezzala, lo dice anche la sua storia. Mi ritrovo a fare i complimenti a Gasperini che l’ha allenato bene e messo in una posizione differente con grandi risultati”.

Tradotto: quella versione di Koopmeiners capace di giocare più avanti e produrre 12 gol e 7 assist nella sua miglior stagione a Bergamo è stata un’eccezione, frutto del lavoro di Gasperini e di un contesto tattico particolare. Un rendimento straordinario, ma non del tutto naturale per un giocatore che Spalletti considera più un costruttore di gioco che un finalizzatore. Ed è qui che torna il nodo dell’investimento: la Juventus, pagando 60 milioni, puntava proprio su quella versione offensiva, su un centrocampista da gol e assist, non su un mediano o un difensore adattato. È giusto riconoscere che, rispetto a quanto visto fino a due partite fa, il rendimento attuale è oro colato: Koopmeiners è più sereno, più preciso e di nuovo utile alla causa. Ma alla lunga la Juventus si aspetta altro da lui. Perché se questo adattamento da difensore dovesse proseguire, il rischio è che un acquisto così oneroso si riveli tatticamente frainteso. La Juve aveva comprato un centrocampista offensivo per fare la differenza negli ultimi trenta metri, non un difensore aggiunto. E domani sera, nel derby contro il Torino allo StadiumSpalletti sembra intenzionato a confermarlo ancora in quella posizione, segno che per ora l’esperimento continuerà. Resta da capire se sarà solo una soluzione temporanea o il preludio a un nuovo ruolo stabile per un giocatore che, comunque lo si schieri, resta una delle chiavi del presente bianconero.