La crisi Juve e la strana sensazione di un film già visto

La Juve ha interrotto la serie di pareggi, ma lo ha fatto nel peggiore dei modi, perdendo. A Como sono venute fuori in modo ancora più evidente le criticità di una squadra senza una fisionomia precisa. Lo stesso cambio di modulo ha avuto fasi diverse nel corso della gara: sulla carta si è partiti con il 4-3-3, con virata sul 4-2-3-1 e finale disperato con un 4-2-4. I numeri dei vari schemi alla fine contano il giusto, molto più importante il modo in cui vengono sviluppati. La squadra lo fa male.Probabilmente non riesce a seguire le indicazioni di Tudor, ammesso che il tecnico abbia le idee chiare. Normale avere dubbi. Come li ha la società sulla bontà della decisione di aver confermato il tecnico. In realtà Comolli non lo ha scelto e l'ha trovato alla Continassa. Vanno ricordati i no di Conte e Gasperini che hanno connotato Igor come terza scelta. E' un cosa oggettiva, nessuna offesa.

Si sono giocate solo sette giornate di campionato, ma l'aria che tira intorno alla Juve è già preoccupante. I bianconeri  sono a -4 dalla vetta del Milan di Allegri. Già Max, l'uomo che per molti tifosi sembrava il male assoluto della Vecchia Signora. Distanza relativa se fossimo di fronte ad una squadra in crescita, con evidenti miglioramenti. Purtroppo la Juve continua sulla strada dell'involuzione sotto ogni profilo, anche mentale. La truppa pare non regga nell'arco dei novanta minuti e non riesca, ad esempio, a reagire di fronte alle avversità, vedi rete presa in apertura a Como. Una partita intera per raddrizzare la rotta e ribaltare il risultato. Niente di tutto questo, anzi man mano si è sciolta tra equivoci tattici e limiti oggettivi di qualche singolo. Bisogna correre ai ripari. La via più semplice sarebbe l'allontanamento di Tudor, ma bisogna agire con cautela e grande riflessione. I nomi di Spalletti e Palladino circolano, al momento però Igor pare confermato. Almeno fino a domenica sera. Poi si vedrà.  Comunque vada a finire, oggi si ha la sensazione di a+essere dentro un cinema, comodamente seduti in poltrona a seguire un film già visto. Con finale facilmente pronosticabile.