La Juve torna all'antico con Bremer: il brasiliano rialza il muro bianconero

I numeri generalmente non dicono tutto, in questo caso sono fortemente indicativi: c'è una Juve con e una senza Bremer. Nel primo caso, difesa impenetrabile. Intanto il rientro del brasiliano ha di fatto chiuso la porta di Di Gregorio, zero gol incassati tra Parma e Genoa. Siamo solo all'alba della stagione, ma chi ben inizia è a metà dell'opera. I segnali sono chiari. Del resto lo scorso anno, prima dell'infortunio di Bremer, il trend era lo stesso, nei primi sei turni di campionato, i bianconeri avevano concesso le briciole agli avversari in termini di riti subiti. Poi la maledetta notte di Lipsia, l'operazione al ginocchio, il lungo stop e finalmente di nuovo abile e arruolato. Con lui il reparto arretrato acquisisce sicurezza, non è un caso che anche il discusso Kelly abbia fornito due prestazioni al di sopra dei suoi standard.
Con Bremer in campo per tutti i 90 minuti è una musica diversa. Sono 6 le partite vinte dalla Juve su 9 giocate, considerando la scorsa e l'attuale stagione, corrispondente al 67%. E in 8 consecutive, zero gol subiti, 19 totale in Serie A, considerando anche le prime due giornate di questo campionato, solo il Napoli di Conte ha fatto meglio. In buona sostanza, la squadra bianconera sta tornando alle antiche abitudini, vale a dire prima la difesa d'acciaio. Del resto, nella conferenza stampa pre-Genoa, la parola d'ordine di Tudor è stata "solidità". Solitamente in Italia vince la squadra con la difesa meno battuta. Lo sa bene Allegri, quando ha collezionato i 5 scudetti consecutivi. Dopo i primi due turni senza incassare reti, la Juve di Igor è chiamata ad una prova d'appello importante, sabato 13 contro l'Inter.
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