Sportmediaset, Platini: "Io Presidente della Juve? Certi amori non finiscono mai, ma..."

A Trento, sotto le luci morbide dell’Auditorium Santa Chiara, Michel Platini parla come si scrive una lettera d’addio: con il consueto sorriso ironico e quello sguardo da uomo che ha visto il calcio da dentro, da genio e da politico, ma con una dolcezza che pesa più di mille arrivederci. "Se devo tornare, è per fare qualcosa di buono per il calcio, per tutto il calcio, non per un solo club", dice rivolto alla platea. E poi quella frase che sa di commiato: "Alla Juventus ho già dato tutto. Non si vive due volte la stessa storia d’amore". Insomma, certi amori non finiscono mai, ma non possono ripetersi.
È un pensiero lucido, ma intriso di nostalgia. Perché Platini non rinnega nulla: la Juve è stata casa, gloria, lacrime e sorrisi. Ma il tempo, nel calcio come nella vita, non si riavvolge. C’è un momento in cui anche i miti capiscono che non serve tornare, basta restare nel ricordo. Platini lo sa bene: certi amori si rispettano non tornando, ma lasciandoli vivere nella memoria, intatti, come un gol al volo sotto la pioggia. Forse con un pizzico di malinconia, ma anche una forma di libertà: quella di chi sa di aver già scritto la sua parte di storia. La Juve resta un amore antico, ma il futuro — per Platini — profuma ancora d’orizzonte.
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178
