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Juve-Zhegrova cosa sta succedendo? Tudor lo ha relegato nelle retrovie

Juve-Zhegrova cosa sta succedendo? Tudor lo ha relegato nelle retrovie
Oggi alle 20:37Podcast
di Quintiliano Giampietro
Nella Juve si sta discutendo molto del momento di Zhegrova: da giocatore più atteso, alla doppia panchina nelle ultime due gare

Zhegrova sta diventando un rebus, rispetto al suo impatto con il mondo Juve. Il kosovaro era uno degli acquisti più attesi, ma pare sia finito dietro nelle gerarchie di Tudor.

Parlare di caso forse è prematuro, certamente però qualche perplessità suscita l'attuale momento di Zhegrova nella Juve targata Tudor. Il kosovaro è arrivato con la consapevolezza di essere in ritardo di condizione, a causa dei 9 mesi passati ai box, per l'operazione alla pubalgia cui si è sottoposto a gennaio scorso. Cautela è sempre stata la parola d'ordine, rispetto al suo ritorno in campo e poi all'impiego, necessariamente graduale. Il giocatore ha sempre sognato il bianconero, come ha detto durante la presentazione alla stampa, quando ha palesato la sua emozione. Lo ha confermato poi svolgendo del lavoro suppletivo con il suo preparatore atletico, contraddistinto da allenamenti personalizzati in palestra e una dieta specifica a base di carboidrati e proteine. “Edon è pronto per giocare tutti i 90 minuti”. Queste le parole di Sallahu che ha aiutato Zhegrova anche sotto il profilo mentale. Era il 24 settembre scorso. Da allora, l'ex Lille ha totalizzato 2 presenze in campionato, sempre da subentrante, per un totale di 33 minuti, di cui 7 a Verona e 26 contro l'Atalanta. In Champions League nel finale della sfida con il Borussia Dortmund per lui solo 3 minuti, ma sono bastati a dare il via all'azione che ha portato al 4-4 di Kelly.

Dare un giudizio su Zhegrova alla Juve è ovviamente impossibile, ma certamente siamo di fronte ad un calciatore in grado di spaccare le partite. A livello di statistiche generali, rispetto al tempo in cui è sceso in campo, ha avuto il 69% di successo nei dribbling, nei contrasti vinti e nei duelli a terra. Le caratteristiche del kosovaro le conosciamo: è abile nel saltare l'uomo, crea superiorità numerica e crossa per i compagni. Lo ha fatto spesso nello sprazzo di gara contro l'Atalanta. Sembrava dunque profilarsi l'esordio da titolare, invece negli ultimi due match contro Villarreal e Milan, il giocatore è rimasto in panchina. Nessun minuto concesso da Tudor. Era forte il sospetto che fosse una scelta cautelativa per evitare ricadute post infortunio. Dubbio sciolto dall'allenatore croato subito dopo la sfida con i rossoneri: “Osservo attentamente tutto e butto dentro chi è più forte e credo possa fare bene nei cambi”. Risposta da decifrare. In sostanza una scelta tecnica. Strano perché Zhegrova in questa fase è proprio il giocatore in grado di dare la scossa da subentrante. Nell'ultima partita è uscito Conceicao, con il quale si pensava dovesse giocarsi una maglia, lui è rimasto in panchina. Ci sfugge qualcosa o è una scelta del momento? L'ardua sentenza il 19 ottobre alle 12,30, fischio d'inizio di Como-Juve.