SuperLega - Avv. Paco D’Onofrio: “Le conclusioni dell’Avvocato Generale non vincolano il giudizio finale del Tribunale”

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© foto di Gaetano Mocciaro
venerdì 16 dicembre 2022, 16:40SuperLega
di Franco Leonetti

Sono trascorse 24 ore dal pronunciamento dell’avvocatura della Corte di Giustizia Ue e si fa un gran parlare del destino della SuperLega. Un indirizzo è stato fornito, questo è palese, ma il parere seppur autorevole non stila un verdetto finale atteso ad inizio 2023. Così come ci ha detto il Professor, Avvocato Paco D’Onofrio, uno dei più grandi esperti di diritto sportivo, professionista che ha assunto la difesa di atleti, dirigenti e società nei principali processi sportivi tenutisi nel nostro Paese.

In base al parere espresso da Anastasios Rantos, pensi che il verdetto della Corte di Giustizia Ue sia scontato?

“Le conclusioni dell’Avvocato Generale non vincolano il giudizio finale del Tribunale di Giustizia Europea, ma certamente rappresentano un elemento di riflessione, poiché evidenziano la compatibilità del primato rivendicato dalla Uefa rispetto ai principi dell’Ue. Tuttavia, considerare legittima la pretesa di sottoporre ad autorizzazione Uefa ogni iniziativa intrapresa dalle società affiliate, non esclude che queste possano autonomamente organizzare un torneo, decidendo di collocarsi in un ambito esterno ed estraneo alla Uefa stessa”

Se il verdetto finale ricalcasse questo parere autorevole, significherebbe la fine del progetto SuperLega?

“A mio avviso le parti, nonché le anime più radicali che le compongono, dovranno certamente trovare un punto d’accordo e ritengo che la soluzione a cui addiverranno, almeno sul medio periodo, sarà di quello di rinunciare al progetto originario, sul presupposto che la Uefa rinnovi il format della Champions League. Ricordo, peraltro, che l’attuale competizione è stata a sua volta l’epilogo di una vicenda giudiziaria, il celebre caso Bosmann, che segnò il superamento della vecchia Coppa dei Campioni, con aumento del numero degli stranieri nelle rose ed una maggiore spettacolarità delle gare”.