Juventus-Inter: numeri, curiosità e precedenti sul Derby d'Italia da Juventus.com

Juventus contro Inter, terza giornata di Serie A, non è soltanto un big match, ma una lente che riflette l’anima del nostro calcio. Numeri, curiosità, precedenti: tutto confluisce in quel fischio d’inizio delle 18:00. Juventus-Inter non decide ancora lo scudetto, ma può dire molto di chi vuole davvero prenderselo. Perché questa non è una partita normale, e non lo sarà mai.
Matchday Station, un po’ di numeri, un po’ di anima
La Juventus arriva al Derby d’Italia forte di una statistica che racconta molto: nessuna squadra in Europa nel 2025 ha segnato più gol in contropiede diretto, ben otto. Un dato che restituisce l’immagine di una squadra rapida, capace di colpire quando l’avversario si sbilancia. Dall’altra parte, l’Inter è la regina dell’area di rigore: 27 tiri da dentro nei primi 180 minuti di campionato, come il Milan. Due filosofie a confronto: la verticalità juventina e la potenza nerazzurra.
Eppure la storia recente parla chiaro: gli ultimi nove gol bianconeri contro l’Inter sono arrivati tutti su azione, dall’interno dell’area. I nerazzurri, invece, spesso hanno fatto leva sui calci piazzati: cinque degli ultimi dieci gol segnati ai rivali sono arrivati così, quattro dagli undici metri. Dettagli che in partite del genere fanno la differenza.
Volti e destini
Per la Juve i fari sono puntati su Dusan Vlahovic, reduce da quattro partite di fila in gol: non gli era mai accaduto in bianconero. La memoria riporta a Firenze, fine 2021, quando sembrava segnare ad ogni respiro. Stasera cerca il quinto sigillo consecutivo. Accanto a lui, l’attesa per Kenan Yildiz, enfant prodige già entrato nella storia del Derby d’Italia come il più giovane a firmare una doppietta. Con Bremer in campo la difesa si trasforma: da 1,1 gol subiti a gara a 0,3. Statistica che sembra scritta con l’inchiostro della necessità. Locatelli, invece, gioca un campionato parallelo: è il centrocampista che verticalizza di più, che smista più palloni, che dà ordine e ritmo. Oggi è anche la vigilia di un piccolo traguardo: Michele Di Gregorio si appresta a toccare le 50 presenze con la maglia juventina.
Sul fronte Inter, la certezza si chiama Lautaro Martinez: 29 partite in tre anni con gol a referto, zero sconfitte. Un talismano vivente. Accanto a lui Marcus Thuram, il “signore delle doppiette”: cinque marcature multiple in poco più di un campionato. E poi i due binari laterali, Dimarco e Dumfries, numeri da attaccanti più che da difensori: 33 partecipazioni a gol per il primo, 32 per il secondo nelle ultime cinque stagioni. Henrikh Mkhitaryan ha un conto aperto proprio con la Juventus: la sua unica rete nello scorso campionato arrivò contro i bianconeri. Akanji, ex City, porta in dote l’esperienza di chi ha visto le notti di Champions da protagonista.
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