Pedullà: "Juve, mercato da 7. Openda e Zhegrova due babà"

Pedullà: "Juve, mercato da 7. Openda e Zhegrova due babà"TUTTOmercatoWEB.com
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di Daniele Petroselli

"La Juve che esce bene dal mercato. Voto 7 pieno". Lo ha detto Alfredo Pedullà nel suo editoriale per Sportitalia.com. "Openda e Zhegrova aggiungono un tasso di qualità enorme negli ultimi 30 metri, due babà, rendendo l’assortimento offensivo tra i migliori d’Europa. Già eri messo bene con Conceicao più David più Yildiz, ora aumenta il tasso di imprevedibilità, fantasia, velocità, assist, gol, tutto".

E ha aggiunto: "Avevo detto che avrei giudicato Comolli in base alla vicenda Vlahovic, se fosse rimasto sarebbe stato un bagno di sangue poco ammissibile. Ci ho ragionato su e sono arrivato a questa conclusione: certo, sarebbe stato meglio trovare una soluzione per non perderlo a zero (a meno che non accada un miracolo sul rinnovo), ma è anche vero che Comolli paga colpe non sue, compresa la magica intuizione del signor Paratici che lo ha portato a guadagnare sempre più con il trascorrere degli anni".

Poi ha concluso dicendo: "Mi chiedono: ma la Juve è da scudetto? Per me se la può giocare fino in fondo. Intanto, un nuovo acquisto è Bremer che è mancato come l’aria per tutta la scorsa stagione. Non ho nulla nei riguardi di Locatelli, ma se ci fosse un Tonali a dirigere il traffico, il salto di qualità sarebbe definitivo. Manca forse un terzino utile per le rotazioni, ma adesso sembra quasi voler cercare la pagliuzza. L’aspetto convincente tra tanti altri: aver ceduto a condizioni ferree, non trattabili, a costo di far saltare il banco (vedi Weah e la telenovela con l’Olympique Marsiglia). La duttilità di Tudor rispetto alla dittatura o presunta tale di Motta è un passaggio chiave per non avvelenare il clima, per compattare lo spogliatoio e per non trovarsi a convivere con problemi che solitamente non dovrebbero avere motivo di esistere. Se la Juve si divertirà, non ingolfando i meccanismi, può prenotarsi per una stagione che la avvicini sempre più al concetto 'vincere è l’unica cosa che conta'".