Schira: "Juve, Perin torna a casa e Joao Mario prepara le valigie"

Schira: "Juve, Perin torna a casa e Joao Mario prepara le valigie"TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 15:46Calciomercato
di Massimo Reina
fonte Tuttosport
Tra ritorni annunciati, terzini osservati speciali e gerarchie che parlano chiaro, il mercato bianconero inizia a prendere forma.

Ci sono mercati che esplodono e altri che ribollono piano, come una pentola lasciata sul fuoco giusto. Quello della Juventus, raccontato da Nicolò Schira su Tuttosport, appartiene alla seconda categoria: niente strappi, ma segnali chiari. E uno di questi porta dritto a Genova. L’asse Juventus-Genoa può scaldarsi presto, con Mattia Perin pronto all’ennesimo ritorno in Liguria.

Sarebbe il quarto, segno che certi luoghi non si lasciano mai davvero. Il portiere ha già dato il suo assenso, ma alla Continassa nessuno ha intenzione di regalare il vice Di Gregorio: serve un indennizzo, una cifra che dia senso all’operazione. E qui entra in scena il contropeso, il nome che piace e che viene seguito con attenzione: Brooke Norton-Cuffy. Domenica scorsa, al Ferraris, uno scout bianconero era lì per lui, a guardarlo senza farsi notare, come si fa con le cose serie.

Il terzino del Genoa è più di un’idea, soprattutto se Joao Mario dovesse salutare. Per il portoghese il tempo alla Juve sembra essersi fermato: 29 minuti in totale tra campionato e Coppa Italia dall’arrivo di Luciano Spalletti, zero in Champions League. Le gerarchie, nel calcio, non hanno bisogno di spiegazioni. Nei prossimi giorni gli agenti del classe 2000 incontreranno l’ad Damien Comolli per trovare una via d’uscita che non faccia rumore ma quadri i conti.

La Juventus spera di incassare 11-12 milioni, abbastanza per evitare minusvalenze e voltare pagina senza rimpianti. Le strade possibili portano lontano: la Premier League osserva, con il Crystal Palace che ha già bussato piano, e anche la Spagna resta sullo sfondo, come una promessa non detta. È un mercato che si muove così, per scambi di sguardi e ritorni annunciati. Un mercato che non corre, ma cammina deciso. E spesso, come insegna il calcio più autentico, è proprio chi sa aspettare a trovare la strada migliore.