Dimenticare (ma analizzare) la stagione per provare a ritornare al vertice

Dimenticare (ma analizzare) la stagione per provare a ritornare al verticeTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 12 maggio 2022, 00:00Editoriale
di Andrea Di Lella

Con la finale della coppa Italia si “chiude” la stagione della Juventus. Mancano ancora due giornate di campionato ma le posizioni in Serie A, almeno per quanto riguarda i bianconeri, sono sostanzialmente cristallizzate e le restanti partite potranno servire quasi unicamente per provare, eventualmente, ad impiegare e valutare i giovani in rosa (ne ho parlato qui, clicca per leggere) e per l’onore, provando a chiudere la stagione nel migliore dei modi, evitando brutte figure.

Cosa ci ha lasciato questa stagione? Al sottoscritto lascia purtroppo un sapore amaro, mi aspettavo molto di più. Vero, diranno alcuni, il mercato dello scorso agosto e la prima parte di stagione “condizionata” dalla perdita di Cristiano Ronaldo sostituito da Kean - in realtà sarebbe un’aggravante da imputare alla società - poi le difficoltà iniziali hanno lasciato il posto, da fine novembre, ad un Allegri abile a raddrizzare la barca ma che, dopo il sontuoso mercato di gennaio ed i conseguenti arrivi di Vlahovic e Zakaria, non è riuscito a “migliorare” gioco e risultati, rimediando una brutta ed inaspettata eliminazione in Champions League ad opera del Villarreal ma ottenendo il minimo sindacale con il 4° posto in Serie A.

C’era l’ultimo - unico - trofeo da giocare e possibilmente da vincere, la coppa Italia contro i “nemici” sportivi dell’Inter. Una finale che doveva servire per provare a mettere in bacheca, per l’11 anno consecutivo, un trofeo utile per dare nuovo morale e linfa in vista di una stagione che dovrà necessariamente essere migliore di questa.

Di fatto, al netto di episodi arbitrali che meriterebbero un’approfondita riflessione, i bianconeri si sono ritrovati nella stessa situazione della scorsa stagione ma con una supercoppa in meno. In sostanza, una stagione vuota.

Credo che tutti, società, allenatore e giocatori in primis, ed i tifosi a seguire, sappiano perfettamente che questa annata non può essere considerata positiva, non se sei un top club europeo come la Juve. Tutti possono, soprattutto devono, dare di più.

L’amore resta intatto e non potrebbe essere diversamente.

Ma la critica deve necessariamente andare oltre, l’indulgenza dovrà lasciare il posto all’analisi e, quando andiamo ad valutare questi parametri, il giudizio non può che essere altamente negativo.

La prossima stagione, che peraltro inizierà a metà agosto, dovrà necessariamente essere quella della rinascita per tutti, nessuno escluso. Altrimenti bisognerebbe interrogarsi su cosa e su dove vorrà essere la Juventus.

Ma sono certo che la troveremo lì, ai posti che le competono, a lottare per vincere…