Juve-Tudor: la diplomazia di Chiellini, la frecciatina di Del Piero

Juve-Tudor: la diplomazia di Chiellini, la frecciatina di Del Piero
Oggi alle 00:05Editoriale
di Quintiliano Giampietro
La posizione di Tudor pare ancora in bilico, malgrado la conferma di Chiellini: intanto Del Piero non usa mezzi giri di parole per analizzare la Juve

La prestazione di Madrid regala un po' di fiducia alla Juve, ma non restituisce stabilità alla panchina di Tudor: argomento sul quale si sono espressi Chiellini e Del Piero. Non proprio due qualsiasi per il mondo bianconero. Entrambi ex capitani, il primo attualmente dirigente, l'altro invocato a gran voce dai tifosi che lo vogliono Presidente. Sono dunque due voci autorevoli, quella di Giorgio anche istituzionale. Per questo è comprensibile e giusta la sua diplomazia. Da diversi giorni sui media si leggono i nomi di possibili sostituti dell'allenatore croato. Qualcuno parla di Spalletti, altri di Mancini. Quest'ultimo sarebbe sponsorizzato proprio da Chiellini, suo capitano nell'Italia campione d'Europa a Londra a luglio 2021. Il dirigente della Vecchia Signora, spazza via ogni voce, prima della gara del Bernabeu: “Scritte e dette cose non vere perché Igor è l’allenatore della Juve e da parte nostra non c’è altra volontà che continuare con lui. Rapporti non buoni? C’è un confronto come in tutti i club e come in tutte le famiglie: a volte si è d’accordo, a volte no, ma poi si va avanti insieme”. Tudor dunque non si tocca. Almeno per adesso. L'impressione si tratti di una conferma a tempo. Dipenderà dai risultati e già domenica contro la Lazio bisogna ritrovare vittoria che manca dal 13 settembre. Allontanarsi ulteriormente dalla zona Champions sarebbe inammissibile. 

Del Piero invece è fuori dalla Juve, forse da tempo in attesa di una chiamata da parte di Elkann. Nei giorni scorsi c'è stato uno scambio di battute affettuose tra i due. Chissà. L'ex simbolo bianconero, ormai ottimo opinionista televisivo, rispetto al momento della squadra e a Tudor è stato chiaro, diretto e realista: “Igor onestamente non era la prima opzione, lo sappiamo tutti. Sta provando a fare del suo meglio, ma non ha ancora trovato un undici titolare. C'è sempre qualcosa che non va, manca identità”. Alex la bocca della verità e della realtà. Solo 2 punti raccolti nelle prime tre gare di Champions League, la Juve non ha molte possibilità di arrivare tra le prime otto per accedere direttamente agli ottavi. Può certamente qualificarsi per i playoff come lo scorso anno. In base alle proiezioni per centrare l'obiettivo servono 12 punti, quindi la squadra di Tudor dovrà totalizzarne almeno 10 nelle restanti 5 partite. Si può fare, anzi si deve fare. Situazione campionato. Domenica trasferta in casa della Lazio. Vietato sbagliare l'imperativo, alias bisogna ottenere il bottino pieno. Il quinto pareggio consecutivo sarebbe deleterio. Comincerebbe a a far dubitare sulla possibilità di poter lottare per un posto Champions. E forse mettere a serio rischio la panchina di Tudor.