Marocchino a RBN: “In Italia andrebbero rivisti alcuni metodi di allenamento. I giovani? Miretti e Fagioli mi sembrano pronti, ma dovranno sudarsi il posto”

Marocchino a RBN: “In Italia andrebbero rivisti alcuni metodi di allenamento. I giovani? Miretti e Fagioli mi sembrano pronti, ma dovranno sudarsi il posto”TUTTOmercatoWEB.com
venerdì 9 settembre 2022, 14:49Esclusive
di Alessio Tufano

"Cose di Calcio" con Antonio Paolino. Ospiti : Francesco Di Pasquale (Salernitana News), Nerino (tifoso), Domenico Marocchino, Gianluca Boserman (esperto SISAL)

Domenico Marocchino, ospite a “Cose di Calcio” su Radio Bianconera ha parlato di Juventus concentrandosi su un aspetto che spesso non viene considerato, ovvero i metodi diversi di allenamento che vengono seguiti oggi rispetto al passato: “Io sostengo che la tecnica individuale andrebbe affinata molto di più, lavorando come si faceva un tempo, ovvero in difetto. Oggi infatti i calciatori si allenano nelle migliori condizioni possibili, palloni perfetti, scarpe perfette, campi perfetti, mentre un tempo ci si allenava spesso su campi in condizioni non ottimali e anche gli strumenti forniti ai giocatori non erano il top della gamma, questo era un espediente molto utile, perchè così quando poi ci si ritrovava a giocare in condizioni 'normali' tutta quella fatica fatta con mezzi non ottimali permetteva di rendere molto meglio e la tecnica individuale, che è fondamentale nel gioco del calcio, veniva molto più affinata”. Marocchino parla poi del progetto legato ai giovani portato avanti dalla società, facendo riferimento alla conferenza stampa tenuta ieri da Arrivabene e Cherubini insieme a Miretti, Soulè e Fagioli: “Hanno parlato di emozioni legate alle esperienze fatte con la prima squadra, la consegna della maglia come l'uscita dagli spogliatoi in uno stadio pieno, sono cose naturali che io stesso ho provato, ma è importante che imparino anche a controllarle quando scendono in campo, devono saperle gestire ed affrontare poi la partita con freddezza in modo da poter rendere al meglio.

Miretti e Fagioli mi sembrano comunque entrambi pronti a giocarsi un posto in squadra, oggi c'è più spazio rispetto al passato, ci sono molte più partite, ma gli toccherà comunque sgomitare. PSG-Juve? É una partita che lascia luci ed ombre sulla prestazione della squadra, di sicuro c'è da lavorare, sarebbe opportuno che si cambiasse un po' anche l'approccio all'allenamento nel nostro paese, si lavora soltanto su alcuni aspetti, mentre ad esempio se guardiamo il Bayern i giocatori mi sembrano molto più liberi di svariare e di interpretare, perchè lì la preparazione della partita ha un respiro molto più ampio”.