Raffaeli a RBN: “Nella striscia positiva della Juve vedo poco di Allegri e tanto dei giovani che lui per mesi ha ignorato. Il Mondiale in Qatar? Una manifestazione di cui vergognarsi”

Raffaeli a RBN: “Nella striscia positiva della Juve vedo poco di Allegri e tanto dei giovani che lui per mesi ha ignorato. Il Mondiale in Qatar? Una manifestazione di cui vergognarsi”TUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 17 novembre 2022, 14:18Esclusive
di Alessio Tufano

Il docente e critico letterario Massimo Raffaeli è stato ospite oggi di “Cose di Calcio” su Radio BiancoNera per parlare di Juventus, dei Mondiali e del libro di Luca Todarello, 'Atlante sentimentale del gol', per il quale ha curato la prefazione. Parlando dei bianconeri, a Raffaeli è stato chiesto della possibile terza amichevole della Juventus, ancora in dubbio, è che dovrebbe aggiungersi a quelle con Arsenal e Barcellona: “La terza amichevole la farei con una squadra di medio livello che corre, eviterei le esibizioni – ha spiegato – perchè non bisogna disperdere quello che si è fatto nell'ultimo mese e mezzo. Fino ad oggi abbiamo vissuto un campionato ambiguo, a due facce. Ero un allegriano di ferro, adesso lo sono in maniera più laica e sospettosa, a giugno bisogna fare un bilancio, se fosse replicato quanto fatto l'anno scorso la società dovrà prenderne atto perchè se l'investimento oneroso profuso per il tecnico livornese non portasse a risultati, si parlerà di un investimento fallimentare. Alla Juve fino ad oggi do un 5.5 e penso di essere anche generoso, la Juve non può essere quella che abbiamo visto per larghi tratti, le prestazioni in Israele e con il Monza non le ho mai viste in 60 anni che seguo la squadra. Adesso abbiamo fatto una bella striscia ma nella classifica dei gol fatti fuori casa siamo ancora terz'ultimi, un po' poco direi. Ho visto una mediocrità piuttosto diffusa, per fortuna quei tre o quattro ragazzi che tanto abbiamo invocato alla fine sono stati chiamati in causa.

Allegri? A lui do 4.5, ho l'impressione che questa striscia sia più figlia dell'entusiasmo dei giovani che merito suo, trovo che questi ragazzi ce la mettano davvero tutta mentre lui ha passato mesi a sottovalutarli”. Il discorso si sposta poi su Qatar 2022: “Sono Mondiali giocati in un posto infame, parliamo di un paese in cui non c'è nemmeno un Parlamento, si gioca in un paese dove sono morte centinaia di persone sotto il sole, lì non ci sono diritti umani, c'è da vergognarsi per una scelta del genere, dubito che con persone come Blatter e Ceferin il calcio possa andare molto lontano. Personalmente mi auguro con tutto me stesso che vinca una nazionale africana, sono il futuro del calcio, sono atleti meravigliosi che hanno permesso al calcio di non morire. Una squadra come il Senegal campione del mondo sarebbe un bello schiaffo a quelle persone che quando vanno a guardare le partite hanno ancora problemi con i giocatori di colore”. Infine Raffaeli parla di 'Atlante sentimentale del gol', libro in cui Luca Todarello ha raccontato i gol più particolari: “Una partita di calcio senza gol è come in una giornata in cui non si combina nulla e tutto si disperde, il libro è ricco di aneddoti interessanti come la lista di giocatori che non hanno mai segnato nella manifestazione, una lista che comprende dei veri mostri sacri: si va da Ibrahimovic a Di Stefano. Il gol più incredibile per me è il primo gol di Rossi al Brasile nell'82 perchè in quel Mondiale ci davano per spacciati e dimostrammo il contrario, l'altro che ricordo risale alla fine del '72, un gol di Altafini sotto la pioggia alla Fiorentina, credo fu il primo segnato da Altafini con la maglia della Juve, in una stagione nata malissimo ma che finì con la finale di Belgrado del '73, una finale che vissi in prima persona e che per me resta una serata malinconica ma indimenticabile”.