In casa Juventus la Coppa Italia è un obiettivo storico

In casa Juventus la Coppa Italia è un obiettivo storicoTUTTOmercatoWEB.com
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martedì 2 aprile 2024, 17:00La Frecciata
di Franco Leonetti
La semifinale contro la Lazio si presenta come un'occasione irrinunciabile e da non fallire: serve una sveglia immediata

Dopo l'amarissima ed ennesima sconfitta in campionato, contro la Lazio, sono arrivate le parole giustissime, e molto dure di Szczesny. Il portiere polacco ha definito il momento bianconero al limite dell'imbarazzante, rendendo perfettamente l'idea di cosa si vive nell'ambiente juventino, in primis per i tifosi, lecitamente, inviperiti e bisognosi di capire. Stasera arriva la sfida di semifinale, nuovamente contro i biancazzurri, e il minimo sindacale è attendersi una reazione vera e concreta. Basta parole, basta frasi, basta situazioni paradossali che contano come un miraggio nel deserto; servono fatti oggettivi, serve la vittoria. Da sempre la coppa nazionale è un traguardo tenuto in seria considerazione dalla Juventus. Vero che la Coppa Italia ha perso parecchio fascino con l’andare del tempo, soprattutto a causa di una formula non eccezionale, ma la bacheca pienissima di Madama testimonia che, in casa bianconera, c’è sempre stata grande attenzione a questa competizione. La Juve è il club che l’ha vinta più volte e come spesso accade in Italia, la società bianconera detiene l’invidiabile primato di successi a tinte tricolori, 38 Scudetti e 14 Coppe Italia, un bottino impareggiabile rispetto ai competitor sul suono italico. La Vecchia Signora ha disputato 21 finali nella sua storia, aggiudicandosene 14 e perdendone 7, staccando ampiamente gli inseguitori più immediati che, ad oggi, sono indietro di ben 5 successi, Roma e Inter infatti ne contano 9, la Lazio 7. Proprio quella Lazio, con Tudor carnefice della sua ex squadra alla prima in panca, che questa sera allo Stadium, ore 21, contenderà l’ennesimo accesso ad una finale, con la gara di ritorno che si disputerà martedì 23 aprile, sempre alla stessa ora, allo stadio Olimpico di Roma. Olimpico che, poi, sarà anche la sede deputata ad ospitare la finalissima, in programma il prossimo 15 maggio; ma prima di pensare all’atto finale, Danilo e compagni devono superare lo scoglio rappresentato dalla formazione capitolina e darsi una profonda svegliata, mista ad una iniezione di coraggio ed orgoglio. Deve arrivare una svolta.

L’ultima finale raggiunta da Allegri e i suoi ragazzi non è andata benissimo, due anni fa il titolo finì nelle mani dell’Inter, con la Juventus sconfitta per 4-2 ai tempi supplementari, quando cedette di schianto incoronando i nerazzurri. Mentre l’ultimo successo zebrato risale alla stagione 2020-21, compagine guidata da Pirlo in panchina, con la Juve capace di mettere le mani sulla coppa, battendo l’Atalanta in finale a Reggio Emilia per 2-1, grazie alle reti di Kulusevski e Chiesa. La realtà impone di rimembrare che quella coppa rappresenta l’ultimo ingresso nel fornitissimo palma res juventino, superfluo aggiungere che sarebbe bello poter rimpinguare una bacheca che langue da quasi tre stagioni. La Coppa Italia, in questa annata, viene percepita come un obiettivo secondario, in primis c’è la vitale qualificazione alla ricca Champions del prossimo anno, ma è facilmente intuibile, visto l’andamento e gli scarsi, inaccettabili, risultati sul campo degli ultimi mesi, che questo obiettivo rimanga un torneo fascinoso e di possibile e doveroso riscatto juventino, oltre a rappresentare, attualmente, l’unica chance per poter ritornare ad alzare un trofeo verso il cielo.

L’esclusione dalle coppe europee ha privato Madama di uno scenario bellissimo e remunerativo, con una Juventus concentrata solamente sui due obiettivi nazionali e con tante speranze  andate tristemente scemando in campionato. Va sottolineato, a ragione, che tutti i tifosi si attendevano un’annata dall’andamento decisamente migliore, sia per continuità di prestazioni e soprattutto di risultati. L’appuntamento di Coppa Italia non sovverte i mugugni, l'arrabbiatura e l’insoddisfazione dei supporter juventini, ma potrebbe rappresentare un tonico reattivo per il morale e per le speranze di una tifoseria che ambisce a tornare, in fretta, all’apice del calcio italiano e non solo. Raggiungere l’epilogo di Roma sarebbe una cosa buona e soddisfacente per il morale, ora sta ai bianconeri, questa sera, cercare di indirizzare subito la qualificazione, per aspirare a giocarsi la finale. Centrare un bersaglio, in tempi magri come questi, potrebbe regalare soddisfazioni e qualche certezza in più andata completamente smarrita, anche in vista di una programmazione che dovrà sagomare un futuro imminente, tutto da scriversi. Ma prima del futuro serve affrontare il momento, sportivamente drammatico, serve capovolgere lo stanco e disastroso andamento di una squadra che si è persa nei meandri di un labirinto calcistico, insomma: Juventus svegliati!