Bremer a Small Talk: "Sono un leader, mi piace la presenza. L'Infortunio? Ho imparato tanto"

Bremer a Small Talk: "Sono un leader, mi piace la presenza. L'Infortunio? Ho imparato tanto"
Oggi alle 15:45Primo piano
di Giulia Borletto

Dal Brasile a Torino, dai ricordi d’infanzia tra i colori carioca al presente da colonna della Juventus. Gleison Bremer è il protagonista del primo episodio della nuova stagione di @ Small Talk, il podcast bianconero prodotto da Juventus Creator Lab e condotto da Carlo Pastore, si legge su Juventus.com. Ecco alcuni passaggi dell'intervista che potete guardare integralmente sul sito ufficiale bianconero nella sezione dedicata. "Il mister mi ha detto detto che sono vice capitano, sono orgoglioso di questo traguardo. È una cosa importantissima per me, però per me cambia poco: io con la fascia o senza fascia devo lottare su ogni pallone, ogni partita per vincere, perché la Juve ti impone questo. 

L'infortunio dello scorso anno? "A primo impatto ero arrabbiato, era inizio stagione e sapevo non sarebbe stato semplice. Dopo mi sono detto che dovevo guardare il positivo e uscirne al meglio. L'allenamento è come la partita, dopo l'infortunio ho imparato tanto: i grandi giocatori e i grandi atleti avevano una mentalità vincente. La mia famiglia mi ha aiutato tanto, quando facevo una partita brutta mi chiudevo in camera e non volevo parlare a nessuno, ma da tutto si trae insegnamento. Openda? Subito dopo la partita mi ha chiesto scusa, mi ha scritto. In realtà è stata un'occasione, purtroppo è capitato con lui ma sono cose che succedono, è normale. Non l'ho ancora incrociato qui alla Continassa ma sarà normale chiederà scusa e poi si lavora". 

Se sono un leader? Mi sento un leader ma non sono uno che fuori dal campo parla tanto. MI piace la presenza, i miei compagni vedono cosa faccio io e voglio essere un esempio. Siamo un gruppo giovane e voglio aiutare i miei compagni. Gatti, Vlahovic e Locatelli sono dei leader"