I comandamenti di Thiago Motta per una Juve bella e di nuovo vincente

I comandamenti di Thiago Motta per una Juve bella e di nuovo vincenteTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 13 giugno 2024, 08:15Primo piano
di Quintiliano Giampietro
Alla Juve è scattata ufficialmente l'avventura targata Thiago Motta: vincere badando anche all'estetica, la missione del neo tecnico bianconero

Per capire come giocherà la Juve di Motta basterebbe vedere le gare del Bologna della passata stagione, anzi conoscere il titolo della tesi con cui l'italo-brasiliano ha preso il patentino da allenatore a Coverciano: “Il valore del pallone”. Sottotitolo: “Lo strumento del mestiere nel gioco del calcio”. Insomma, la sfera al centro del villaggio di Thiago. La stessa con cui la società ha dato il benvenuto al nuovo condottiero, con un simpatico video sui canali social. L'idea di calcio dell'ex Bologna è innovativa, sicuramente propositiva, in cui spicca la padronanza del gioco. Via però ogni forma di integralismo. Gestire non è reato, soprattutto in alcuni momenti della partita. Insomma, la mission è di vedere una Signora di nuovo vincente e con un trucco rinnovato rispetto a quello delle ultime stagioni. L'azione della Juve targata Motta partirà dal basso, servono giocatori duttili per scambiarsi le posizioni in campo. Quando si perde la palla aggressione immediata, la verticalizzazione dovrà essere più efficace e rapida possibile. A prescindere dal vestito tattico: 4-2-3-1 o 4-3-3.

Nella tesi di cui sopra, Thiago dedica ampio spazio all'aspetto psicologico, alla gestione dello stress, a come superare i momenti di difficoltà per essere ancora più forti. Anche in questo caso torna protagonista il pallone, come mezzo per sviluppare l'intelligenza emotiva del calciatore, necessaria per costruire lo spirito di squadra. L'idea calcistica di Motta può essere sintetizzata in 6 principi fondamentali, quasi comandamenti. Intanto la competizione tra i giocatori dovrà essere sempre al top, allenamenti intensi come fossero gare. Pallone sempre presente, anche nelle sedute atletiche, un alleato. Non ci sono ruoli, ma compiti: tutti devono saper fare tutto, rispetto alla zona di campo in cui si trovano. Tradotto, duttilità. Personalità e coraggio nelle scelte, bandite le giocate semplici. Niente certezza della titolarità: gioca chi merita. Big avvisati. Non ci sono senatori: i giovani talenti partono alla pari dei veterani. Per dare vita alla Juve di Motta ovviamente servono rinforzi dal mercato e a questo sta pensando Giuntoli. Ad un amico comune, ieri dopo l'annuncio, il neo tecnico bianconero ha scritto: “Porteremo la squadra dove merita”. Buon lavoro mister.