I giocatori della Juve hanno lanciato un segnale a Spalletti

Spalletti non era presente allo Stadium e ha visto Juve-Udinese in tv. Chissà cosa avrà scritto nel suo taccuino. Probabilmente di una squadra con uno stato di salute rispetto a quanto lui stesso pensasse, o comunque in relazione ai risultati delle precedenti otto gare. Prive di vittoria, con zero gol nelle ultime quattro, di cui tre sono state sconfitte. Il materiale umano per fare un buon lavoro c'è. A dispetto di chi ha detto che una parte della truppa avrebbe voluto Palladino, la squadra ieri sera ha invece lanciato un sostanziale messaggio di benvenuto al nuovo mister. Della serie, "noi siamo pronti a seguirla". 

Siamo ovviamente nel campo delle ipotesi, però in stagione mai la Juve aveva ottenuto una produzione offensiva così importante. Intanto tre reti, tiri totali 25 (quasi come quelli subiti a Madrid), 3 grandi occasioni, gol attesi 3.21. Insomma, rispetto alla serata di Roma, sembrava un'altra squadra. E questo lascia qualche dubbio sui rapporti di alcuni con Tudor. Forse negli ultimi tempi non più idilliaci. Lecito pensarlo. Un grazie a Brambilla per aver condotta il gruppo. Ora però si volta decisamente pagina. Arriva Spalletti. Allenatore con spiccata personalità, ma che arriva in punta di piedi perché deve "guarire la ferita azzurra". Serve ovviamente unità d'intenti per risalire e riportarsi in zona Champions. Necessaria, anzi obbligatoria.