Le Contropagelle di Bodo Glimt-Juventus, a cura di Marco Edoardo Sanfelici

Le Contropagelle di Bodo Glimt-Juventus, a cura di Marco Edoardo SanfeliciTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 10:10Primo piano
di Claudia Santarelli
TRE PUNTI VALGON BENE UNA NEVICATA BODOE GLIMT -- JUVENTUS 2 a 3

PERIN  6  Becca goal da Blomberg, ignorato da tutta la difesa. Invece di ritrarre la gamba (a mo’ di Di Gre), la usa per estrema ratio, amen. Il resto della serata è tanto freddo in confezione spray. Se stesse fermo in mezzo alla porta, parerebbe anche il rigore, ma un portiere, come dicono quelli bravi, battezza un palo…

KALULU  7  Monumentale di fronte a qualsiasi maglia gialla che si palesa. Anticipa di brutto chiunque con i piedi e con il colpo di testa. Una vera diga sulla destra della difesa bianconera.

KELLY  6  Non demerita, ma qualche imprecisione sull’uomo potrebbe costargli caro. A se stesso e alla squadra. Il mister si fida di lui ed anche se appesantito da un giallo preso in mezzo al campo, resta dentro fino all’ultimo, battagliando alla grande.

KOOPMEINERS  7  Il giocatore che avrei voluto vedere dall’estate dello scorso anno. Preciso negli interventi, attento al dosaggio dei passaggi, per fino egregio nei cambi di gioco. Arcigno il giusto, sfrontato da copione. Che Spalletti lo abbia rivitalizzato?

McKENNIE  6  Arruffone per natura. In qualche modo comunque sa rendersi utile in fase di interdizione  e di sostegno alla manovra. Forse tutto sommato non sarebbe da sufficienza, ma la rete che porta in vantaggio la Juventus lo premia. Di testa in area Weston dice sempre la sua.

LOCATELLI  6  La cosa migliore che fa nella serata? L’intervento sul giocatore di casa in area che vola come un’aquila ma senza impietosire Makkelie. Eh, già, perché è un intervento al limite, ma di qua dal limite. E da quell’intervento si innesta la ripartenza del 2 a 3. Per il resto la solita gara di ricerca dei compagni e di recupero dei palloni vaganti.

MIRETTI  6  Tanto coraggio da parte del mister nello schierarlo. Insieme a Mc Kennie assicura una buona dose di “casino” controllato in mezzo al campo. Segnerebbe anche un goal su un’azione da manuale, roba rara alla Juve di questi tempi, ma l’offside di partenza di Openda glielo toglie. (THURAM  5 Il suo spettro si aggira anche al di sopra del Circolo Polare Artico. Ha toccato forse 2 palloni, palesando un arretramento del livello del centrocampo, ciò che ha permesso agli onesti vichinghoni di osare a rincorrere il pareggio, riuscendoci)

CAMBIASO  6,5  Andrea non gode di buona pubblicità e sovente la stampa lo maltratta. Chi scrive si smarca dal luogo comune. A sinistra regge il confronto e spesso tiene alta la squadra. All’ingresso del turchino, va a nozze con un dialogo fitto che scardina la parte destra della difesa dei padroni di casa. Buona prestazione. (CABAL  5  Da rincorrere per tutto il fiordo che crea la baia su cui si affaccia Bodoe. Scriteriato è dire poco. Causa il rigore del pareggio momentaneo del Glimt a 6 minuti dalla fine, con un intervento che in Italia, gente come Guida avrebbe spinto fino a considerarlo da cartellino rosso. Dove ha nascosto la testa?)

CONCEICAO  6,5  Meriterebbe il goal, anzi due. Dopo solo 9 minuti conclude in modo troppo “giusto” consentendo a Haikin di respingere. Così come nella ripresa, quando ancora il portiere  gli dice no su una pennellata sontuosa. Perfetta spina nel fianco per 83 minuti, mai banale. (ZHEGROVA  5,5  Capisco bene che il ragazzo voglia realizzare, ma buttare via il 4 a 2 per troppo egoismo, alla Juve non si deve fare)

ADZIC  4  Scommessa del mister che si rivela temeraria in maniera irrecuperabile. Il ragazzo è uno dei più dotati dal punto di vista tecnico, ma la testa non lo sostiene. Trascorre un primo tempo a collezionare scelte sbagliate e riducendosi a esecuzioni inguardabili. Peccato, ma il goal all’Inter gli deve avere creato un corto circuito cerebrale… (YILDIZ  7,5  Rispetto ad Adzic, è l’altra faccia della luna. Quasi quasi vince lui da solo la partita. Non segna, ma produce l’abbrivio che serve per dare un senso alla gara e un senso alla Champions della Juventus. Quando su un lancio lungo, stoppa il pallone sul posto accumulando un vantaggio sul difendente di turno che gli permette di servire Miretti e da qui a Mc Kennie per il ribaltamento della partita, si capisce che anche nel calcio d’oggi, così parco di talenti, ogni tanto luccicano i diamanti. La Juve non può fare a meno di lui e si spera che lui non possa fare a meno della Juventus. )

OPENDA  6,5  Calato in campo per sfruttare gli spazi in profondità, ci mette un tempo per capire come muoversi. Ma quando la palla finalmente viaggia con la spietatezza che Spalletti inculca nei suoi che rientrano per il secondo tempo, lui è pronto ad approfittarne e confezionare l’1 a 1. Non è un fulmine di guerra, ma nemmeno un brocco. Ci deve credere (DAVID  6,5  Un quarto d’ora a disposizione per fare ricredere il popolo juventino. Non serve un miracolo, ma un tap-in semplice semplice. Ed è subito “sole a mezzanotte”. Avrebbe un’altra occasione ma gliela respingono, quasi come a dire, per stasera va già bene così)

SPALLETTI  7  I muri dello spogliatoio bianconero sicuramente tremano durante l’intervallo, vista la squadra diametralmente opposta entrata in campo rispetto a quella della prima frazione di gioco. Come la squadra è entrata svogliata a Firenze, così stasera avviene la trasformazione. In breve  ribalta la gara, non più di un quarto d’ora. Anche il mister però si rende conto di avere esagerato nel turn over e riassetta l’11 con equilibrio e senso compiuto. Yildiz non si concede a nessuno, così come a nessuno si deve concedere il solito 1° tempo “sospeso”. Questa squadra è tanto fragile, di testa e tecnica, ma se si trova il modo di spingerla oltre gli ostacoli, facendo leva sulla grinta e sulla volontà, avvengono avvenimenti che hanno del miracoloso. Bisogna credere di non essere inferiori a tanti solo per mancanza di fede in se stessi. E’ vero, il Bodoe non è uno “squadrone” imbattibile, ma di questi tempi è più che sufficiente per smarrirsi o per farsi sopraffare dai timori e dai dubbi. La vittoria in terra nordica ha significati che si scopriranno… vivendo. Da sabato contro il Cagliari e a seguire. Esultiamo per una volta, comunque, anche perché il dottore non ordina di crogiolarci nell’ipercriticità. Si può sembrare persone valide, anche con un innocente sorriso lungo le pieghe del viso…

                                                Marco Edoardo SANFELICI