Pedullà sul mercato di gennaio: “Juve, niente rattoppi. Locatelli? Se serve va sacrificato”

Pedullà sul mercato di gennaio: “Juve, niente rattoppi. Locatelli? Se serve va sacrificato”TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
Ieri alle 23:25Primo piano
di Massimo Reina
Alfredo Pedullà ha fatto il punto sulle strategie di gennaio della Juventus, tra errori estivi da correggere, no categorico agli “ex dal Medio Oriente”.

Alfredo Pedullà, nel suo ultimo intervento su YouTube, ha messo ordine nel mare di voci che affollano il mercato invernale. Il messaggio è chiaro: la Juventus deve scegliere bene e non tappare buchi all’ultimo minuto. «Se devi fare qualcosa, la fai sul serio» spiega il giornalista, che non usa giri di parole: la Juve non può permettersi prestiti casuali o colpi d’emergenza. Spalletti va sostenuto con scelte chiare, non con soluzioni improvvisate. E se servirà un sacrificio pesante, Pedullà indica anche un nome: «Io penserei anche al sacrificio di Locatelli se avvertissero la necessità di venderlo per prenderne un altro e rimediare agli errori fatti in estate».

Lo sguardo poi si sposta sul reparto più fragile: il centrocampo. Il riferimento è diretto: Joao Mario non ha convinto («è stoccafisso sulla pizza, indigesto»), mentre il club aveva ignorato il profilo preferito dal precedente allenatore, Alberto Costa. Ed è anche così che si creano i problemi. Per gennaio, secondo Pedullà, la priorità è semplice: un regista vero, poi eventualmente un terzino o un centrale, ma solo se qualcuno parte. Con Bremer e Cabal ormai vicini al rientro, il rischio ingolfamento è dietro l’angolo.

Pedullà poi affonda un colpo netto sul tema algoritmi, cavallo di battaglia del nuovo corso bianconero: «Io lascerei perdere gli algoritmi… a gennaio servono certezze, non studi per il 2026.» E soprattutto, un monito già diventato un tormentone tra gli addetti ai lavori:
niente “chimere arabe”. «Sento parlare di giocatori che si offrono per tornare, come Pjanić. Ragazzi, guardiamo al passato: è stato un disastro. Non puoi confondere il passato col presente.»

Stesso discorso per Brozović: nonostante le voci insistenti, per Pedullà sarebbe un ritorno sbagliato. «Di Modric ce n’è uno solo» taglia corto. Poi, una stilettata secca su un nome circolato fin troppo: Lewandowski. Pedullà non ci gira intorno: «Non sono abituato a collezionare click. Non userò Lewandowski per attirare attenzione quando non c’è nulla. È più vicino ai 40 che ai 35 e chiede soldi in quantità industriale.» Il senso del suo discorso è limpido: il mercato di gennaio non è un parco giochi. È pronto intervento, quindi servono lucidità, profili funzionali e la capacità di dire no anche ai nomi pesanti. E la Juventus, secondo Pedullà, dovrà muoversi con chirurgica prudenza se vuole davvero evitare di complicarsi la vita.