Tudor: "Io non sono contento, ma sono lucido e concentrato, con voglia di ripartire"

Tudor: "Io non sono contento, ma sono lucido e concentrato, con voglia di ripartire"TUTTOmercatoWEB.com
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di Fabiola Graziano

Quando mancano poche ore al fischio d'inizio di Lazio-Juventus, il tecnico bianconero Igor Tudor è intervenuto ai microfoni di DAZN: 

"Quale prospettiva mi ha lasciato la partita di Madrid? Si è fatta una prestazione e poi si esce sconfitti, non sei contento, però comunque la positività che la squadra c'era, visto le difficoltà della partita che è sempre quella di giocare là. Si è fatto quello che abbiamo preparato.

Fisicamente come stanno i ragazzi? No, fisicamente abbiamo fatto una prestazione di livello là, poi ora abbiamo recuperato un giorno e due abbiamo preparato sta partita che si gioca come sappiamo sempre dopo 3/4 giorni.

Come sto lavorando mentalmente visto che manca la vittoria da 7 partite? Ma si lavora sempre su tutto sia singolarmente sia con la squadra, in chiave sempre sul fatto di essere concentrati sui fatti, sul piano del gioco, sulle cose che vogliamo fare. Poi si sta nel positivo, si vuole tirare fuori sempre un po' di orgoglio, un po' di motivazione in più. Le cose che un allenatore deve fare con la sua squadra.

Se tatticamente vedremo qualcosa di diverso a Roma? Ma vediamo, proviamo a vedere cos'è meglio per questa gara.

Se la mancanza di leader è un problema generazionale? No chiaro, chiaro che è una questione generalmente di generazioni, però poi dopo nella squadra devi anche saper crescere in un percorso dI crescita del giocatore. Deve avere sempre di più la personalità, poi come abbiamo già commentato tante volte, magari squadra da quel punto di vista ci sono tanti giocatori che sono arrivati negli ultimi due anni da altre squadre, magari fra un po' di tempo avranno anche questa crescita necessaria per essere leader.

Se è la società che un po' porta a non prendersi queste responsabilità? No il mondo è questo bisogna stimolare sempre i ragazzi, aiutarli, aprirli anche mondo verso direzione della empatia, verso dare qualcosa per il tuo compagno, dare qualcosa sempre di più per la squadra. Questo è un lavoro che va fatto non solo dall'allenatore ma anche generalmente nel mondo della scuola e dei genitori. Ecco quello che sicuramente sta mancando nell'educazione dei bambini e si va sempre verso: pensa a te stesso, vivi la vita che è corta, goditi questa roba qua. Invece 20 o 30 anni fa in società si parlava e si educava molto di più: dai una mano al tuo vicino. Questa è una direzione sbagliatissima dove sta andando il mondo e va combattuta forte anche anche da parte di un allenatore che è un genitore di tre figli.

Come sta Tudor? Bene, non contento, però lucido concentrato con voglia di fare bene, di ripartire.

Sarri che esempio è per me come allenatore? È un allenatore che ha fatto la storia del calcio italiano, è andato al Chelsea ha fatto bene, ha vinto ovunque, è un amante del calcio, uno da rispettare e ammirare".