Vasilije Adžić verso il prestito: un talento che deve rimanere in orbita bianconera 

La Juventus continua il suo lavoro di valorizzazione dei giovani talenti, e uno dei nomi più promettenti del vivaio bianconero è senza dubbio Vasilije Adžić, classe 2006 montenegrino, che nelle prossime settimane potrebbe trasferirsi in prestito all’Hellas Verona. L’operazione sembra ben avviata e si inserisce in una strategia chiara: far crescere il ragazzo in Serie A, senza perdere il controllo su un profilo ritenuto di grande prospettiva. Adžić ha già assaporato il calcio dei grandi. L’anno scorso è stato lanciato in prima squadra da Tiago Motta, che gli ha concesso spazio sia in campionato che in Champions League, premiando il suo atteggiamento, la sua tecnica e la personalità mostrata in allenamento. Dopo il cambio in panchina, anche Igor Tudor ha continuato a tenerlo nel giro della prima squadra, pur utilizzandolo a sprazzi. Nel frattempo, Adžić è stato una pedina importante anche per la Next Gen, con prestazioni convincenti condite da gol e assist. Una presenza costante e brillante, che ha rafforzato la convinzione della Juventus sul suo potenziale. A differenza di altre cessioni definitive di giovani del vivaio, nel caso di Adžić la dirigenza juventina è stata chiara: niente addii, ma solo un prestito secco o al massimo con un diritto di riscatto accompagnato da controriscatto a favore dei bianconeri. L’Hellas Verona, che si sta muovendo con intelligenza sul mercato, è pronta ad accoglierlo e offrirgli spazio in Serie A, in un ambiente ideale per completare il processo di crescita. L’obiettivo della Juventus è riportarlo a Torino nel 2026 con più esperienza, più minuti nelle gambe e maggiore consapevolezza dei propri mezzi. La stima dello staff tecnico di Tudor, condivisa pienamente dalla dirigenza, lascia pensare che Adžić non sia un semplice talento di passaggio, ma un giocatore futuribile da prima squadra. Centrocampista moderno, con ottimo passo, visione di gioco e capacità d’inserimento, Adžić è uno di quei profili capaci di abbinare quantità e qualità. Nonostante la giovane età, ha già mostrato una maturità fuori dal comune e una leadership silenziosa che piace molto a chi lo allena. Il suo rendimento nella Next Gen lo ha reso uno dei migliori prospetti in orbita prima squadra, attirando anche l’interesse di altri club italiani e stranieri. Ma la Juventus non vuole farselo scappare. Anzi, vuole vederlo crescere, sbagliare, imparare e tornare per essere protagonista.