Vlahovic al Salone del Libro di Torino: "Dna della Juve come il mio. Pronto a rifare coppia con Chiesa"

Ospite d'onore al Salone del Libro di Torino è stato l'attaccante della Juventus Dusan Vlahovic, intervenuto in occasione della presentazione del nuovo lavoro di Guido Vaciago, direttore di Tuttosport "Vlahovic Non finisce qui. Così nasce un fenomeno". 

"Mi piace il Dna della Juve, di non mollare mai e crederci fino alla fine, perché sono anche io un po' così - ha detto il serbo -. Il mio lavoro è un piacere, faccio una cosa che amo. C’è sempre da fare, anche quando pensi di aver fatto qualcosa di straordinario c’è sempre da migliorare". Durante la sua chiacchierata, ha parlato anche del suo amico Federico Chiesa: "Mi ha visto crescere a Firenze, abbiamo condiviso lo spogliatoio tre anni e ora siamo di nuovo insieme. Mi dispiace si sia fatto male prima del mio arrivo. Spero torni presto, di ritrovare con lui la nostra intesa e vincere insieme qualcosa".

Sull'esordio in Champions, Vlahovic ha ammesso: "Può sembrare un cliché, ma quando la gente dice di sognare di giocare la Champions, tutta l’atmosfera è diversa. Non avevo quell’esperienza, non ce l’ho ancora perché ho fatto due partite ma tutta la settimana respiri un’aria diversa. E’ una cosa speciale, ero orgoglioso di me stesso. Veramente da brividi. Poi il gol segnato è un’emozione. Devo continuare a lavorare più di tutti e speriamo che arriveranno tutte queste partite che speriamo saranno tantissime".

Poi ha raccontato anche dei suoi inizi nel mondo dello sport: "Da quando ero piccolo avevo una voglia di essere sempre in movimento, ho cominciato prima col basket che era la mia prima passione. Ho fatto due-tre anni, poi giocando con i miei amici a calcio ho deciso di fare quello".