Perin: “Cambio di allenatore un fallimento ma…”
Mattia Perin, in questi giorni spesso nominato in sede di mercato in uscita, ha parlato a Sky Sport del presente e del futuro della Juventus. Con i suoi 33 anni compiuti il 10 novembre scorso, l’estremo difensore è considerato uno dei senatori dello spogliatoio bianconero e nonostante giochi poco, viene ritenuto uno di coloro sui quali può poggiare la ricostruzione.
Parlando dell’ennesimo cambio di guida tecnica, intanto, Perin si è espresso così: “Sono momenti difficili, soprattutto perché quando viene cambiato l’allenatore ci sentiamo i primi responsabili perché alla fine in campo andiamo noi. Ovviamente è un fallimento ma ora che sono un po’ più adulto ho cominciato a capire che dai fallimenti si può rinascere e costruire qualcosa di importante se si hanno delle basi solide da quel fallimento”.
Archiviata la parentesi Tudor, ora sulla panchina della Vecchia Signora siede Luciano Spalletti, che è imbattuto con 1 vittoria e 2 pareggi, ma la situazione della Juve nelle classifiche di Serie A e Champions League è peggiorata. “Stiamo cercando di ricostruire le basi. Il mister sta cercando di portarci dei nuovi concetti a livello tecnico – rivela Perin - In campo è molto meticoloso, attentissimo, quasi maniacale. Ci serviva una scossa da questo punto di vista e poi dal punto di vista emotivo sta cercando di farci capire che se siamo qui ad indossare questa maglia è perché lo meritiamo. Dobbiamo solo cominciare a dimostrarlo un po’ di più”.
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