Tripletta a San Siro contro l'Inter e poi sparito: si ritira la meteora bianconera
Il calcio è strano. Ti regala momenti da incorniciare e poi ti fa sparire nel dimenticatoio più profondo. Albin Ekdal ha vissuto entrambe le facce della medaglia, e adesso, a 36 anni suonati, ha deciso che è arrivato il momento di chiudere i battenti. L'annuncio, come riprotato da Tuttosport, è arrivato via Instagram, come si usa fare oggi, con quel tono tra il malinconico e il sollevato: "È ora di lasciare il gioco. Un po' triste, un po' orgoglioso ma soprattutto grato per sempre a tutti coloro che mi sono stati accanto durante questo percorso. Arrivederci".
L'ultima partita? Un 3-1 del suo Djurgarden contro l'Osters, oltre un mese fa. Tempo di metabolizzare, riflettere, e poi tirare giù la saracinesca. Più di 300 presenze in Serie A, tra Sampdoria, Cagliari, Spezia, Siena, Bologna. E sì, anche la Juventus, seppur per un battito di ciglia calcistico. Una meteora bianconera, diciamocelo. Ma c'è un momento, uno solo, che nessun interista potrà mai dimenticare: quella tripletta a San Siro che ancora brucia. Una serata da sogno per lui, da incubo per i nerazzurri. Poi? Poi poco o niente. La carriera è proseguita tra alti e bassi, prevalentemente bassi se parliamo di palcoscenici importanti. Ma 450 presenze tra i professionisti non sono bruscolini. Sono una vita passata a correre dietro a un pallone, con dignità e costanza.
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