Gennaio si chiude con la Juve ancora in rotta di navigazione, ma per febbraio servirebbe qualcosa di piu', ad esempio un attaccante....

Gennaio si chiude con la Juve ancora in rotta di navigazione, ma per febbraio servirebbe qualcosa di piu', ad esempio un attaccante....TUTTOmercatoWEB.com
martedì 25 gennaio 2022, 00:03Editoriale
di Alessandro Santarelli

E’ iniziata una settimana che potrebbe cambiare la storia dei prossimi 4 mesi della stagione. Punto primo: tenere ben saldi i piedi per terra: la Juventus sta provando concretamente a portare a casa Vlahovic già nella sessione di gennaio, ma tra la volontà del club bianconero e la realtà c’è di mezzo un ostacolo di non poco conto che si chiama Fiorentina. Il club toscano ha ben capito che il destino dell’attaccante serbo è pressochè segnato, vuole la Juventus, ma certamente farà di tutto per mettere i bastoni fra le ruote sino alla fine. Le parole del direttore Prade' hanno confermato la volontà del giocatore di escludere al momento altre piste che non siano la Juventus. Difficile ma non impossibile chiudere in questa settimana, molto più facile farlo a giugno, a patto però che si stringa subito un accordo con il giocatore e i suoi procuratori, in modo da evitare aste estive alle quali difficilmente il club bianconero potrebbe partecipare. Ad oggi, parola di Prade', la Fiorentina vuole 70 milioni senza contropartita. Il tira e molla è iniziato e queste sono le ore decisive...

Punto secondo: a prescindere da come si chiuderà la questione Vlahovic, c’e da portare a termine una stagione tutt’altro che definita. In campionato la Juve ha terminato il mese di gennaio con 8 punti. Tabella di marcia rispettata considerando che in 4 partite, gli uomini di Allegri hanno affrontato in rapida successione Napoli, Roma, Udinese e Milan. Il vero rimpianto? I due punti persi in casa contro un Napoli rimaneggiato. Si doveva e si poteva fare di più. Certo, dispiace anche per il punto di San Siro, dove però si sono evidenziate bene le caratteristiche attuali della squadra: Allegri è riuscito a dare un’equilibrio importante dalla cintola in giù, ma restano tutte le lacune in larga parte evidenziate nella manovra offensiva. Dobbiamo essere sinceri:avremmo firmato tutti per restare a meno 4 dall'Atalanta ( dando per scontata la vittoria nel recupero con il Torino) al termine di questo mese di ferro. A Milano la squadra ha prodotto poco, 8 tiri e nessuno nello specchio, ma alla squadra al Milan  ha concesso solo briciole. La crescita c'è, lenta, vero, ma almeno le montagne russe delle ultime stagioni e di inizio campionato,  sembrano per il momento archiviate.    

I numeri però parlano chiaro: nelle ultime 10 partite, dalla sconfitta con l’Atalanta, ad oggi i punti messi insieme sono stati 21, con appena 5 gol al passivo, di cui 3 subiti in una sola gara, quella di Roma, mentre all’attivo si segnalano 16 reti. Meglio dei bianconeri ha fatto solo l’Inter capolista, che peraltro ha affrontato un calendario molto simile a quello della Juve. Questo per sottolineare che ogni partita vinta vale tanto, a prescindere dell’avversario che viene affrontato. Allegri ha ereditato un gruppo che non era squadra. Pur concedendo poco allo spettacolo, il tecnico livornese ha dato un'identità precisa alla squadra.   

Mancano senza dubbio le vittorie pesanti: nessuna squadra di quelle che precedono la Juventus in classifica è stata battuta, ma il gap che si registra dalle primissime posizioni è frutto soprattutto delle sconfitte inopinate contro Empoli e Sassuolo, che sono costate punti pesantissimi.

Se gennaio era stato descritto come mese importantissimo, febbraio sarà fondamentale se non decisivo. Verona e Torino in casa, Atalanta ed Empoli fuori con nel mezzo il quarto di finale di Coppa Italia con il Sassuolo e l’ottavo di Champions con il Villareal. Passaggi decisivi per la stagione, che se affrontati con un attaccante di peso la davanti, potrebbero prendere una piega decisamente favorevole….