Giuntoli e il ritorno delle competenze alla base del Rinascimento bianconero: ora si può puntare in alto

Giuntoli e il ritorno delle competenze alla base del Rinascimento bianconero: ora si può puntare in altoTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 15 novembre 2023, 18:39Editoriale
di Vincenzo Marangio

Arrivare alla sosta dopo aver fatto il pieno di vittorie ed emozioni e aver staccato le inseguitrici restando a -2 dall'Inter, prossima avversaria, è un primo importantissimo segnale di come il club abbia, dopo tre anni, imboccato finalmente la strada giusta. Dietro una programmazione fatta bene non c'è soltanto un buon calciomercato, l'allenatore migliore, il bomber più prolifico o il portiere più forte ma una serie di invisibili componenti che rendono tutto questo possibile anche se non lo è. Si tratta di uomini giusti nei posti giusti, si tratta di scelte nelle persone adatte, si tratta di ciascuno nel suo ruolo e, soprattutto, si tratta di competenze

Ho espresso più volte il mio pensierio riguarda all'inizio del crollo della monarchia bianconera, datato fine settembre 2018, data in cui Beppe Marotta, tra le lacrime, annuncia il suo addio alla Juventus. Ma attenzione, il punto non è soltanto l'addio dell'ex ad bianconero il punto è nella politica che si innescò da quel momento e cioè quella di non volerlo sostituire, credendo nell'accorpamento dei ruoli, perdendo di vista l'importanza delle specifiche competenze. E così tutto finì nella mani di Paratici e poi in quelle di Cherubini, dirigenti degni per carità, ma in altri ruoli. La Juventus cominciò a pensare di poter soprassedere sui dettagli, proprio quelli che hanno fatto la differenza e che le hanno permesso di scrivere una meravigliosa e inarrivabile storia. 

La perdita delle competenze e dell'attenzione ai particolari ha contribuito a far cadere la monarchia, certo, anche il covid come un drago cattivo, ha sputato il suo fuoco accelerando la distruzione dell'Impero bianconero ma la ricostruzione non poteva prescindere dalla correzione dei gravi errori di gestione aziendale. Si spiega così la voglia di puntare tutto su Giuntoli l'uomo che mancava per risistemare tutti gli altri dirigenti nei propri posti, giusti, di combattimento; l'uomo capace di correggere tutti i bug di sistema: dai conti, allo spogliatoio, passando per il mercato presente e futuro. Poi, a tempo debito, farà sentire la presenza della Juve anche a livello politico in un sistema che rigetta il club che, paradossalmente, lo tiene in piedi. 

Guardate il Napoli, recente esempio. Togli Giuntoli, non ne sostituisci la competenza e viene giù tutto come un castello di carte. Alla Juventus ci sono voluti tre anni per assistere al crollo di una roccaforte che ora è in piena ricostruzione per quello che sarà il nuovo rinascimento bianconero.