Igor Tudor, pochi slogan tanta sostanza,la Juve in Champions grazie a lui. Arriva il momento di Conte, la scelta necessaria per ripartire!

Igor Tudor, pochi slogan tanta sostanza,la Juve in Champions grazie a lui. Arriva il momento di Conte, la scelta necessaria per ripartire!     TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 01:15Editoriale
di Alessandro Santarelli

Grazie Igor, grazie per aver tirato fuori la Juventus dalla buca profonda nella quale era finita, grazie per aver ridato identità e dignità ai nostri colori, grazie per aver portato in porto una nave che stava navigando alla deriva tra un allenatore che aveva provato a snaturare tutto e una dirigenza che assisteva impassibile, continuando a suonare come la famosa orchestrina del Titanic. Grazie per la sincerità, per la schiettezza con la quale hai affrontato il post partita, ricordando che senza conferma, che non ci sarà, sarebbe inutile affrontare il mondiale per club. Soltanto qualche ora prima era stato espresso un altro concetto, ma lasciamo perdere e guardiamo avanti e diciamo che la comunicazione tra dirigenza e tifosi quest’anno non è stata proprio il massimo.

Tudor ha dimostrato che si può mettere il noi al posto dell’io, che per molto tempo in questa stagione è rimasto un bellissimo slogan e niente più. Lo ha dimostrato accorrendo al capezzale di una Juve malata e ferita, accettando una sfida difficile e per nulla scontata e accettando anche che la società potesse mettere nel contratto una clausola a per interrompere il rapporto anche in caso di qualificazione Champions. Roba da uomini veri caro Igor, anzi fammi dire, roba da Gente della Juve. E il traguardo, tagliato dopo l’ennesima sofferenza di una stagione folle è tutto tuo, cosi come l’abbraccio a fine gara con tutta la squadra.

Ma ora si deve guardare avanti. E il futuro immediato si chiama Antonio Conte. A meno di clamorosi colpi di scena, il tecnico salentino tornerà a Torino, dopo lo strappo di 11 anni fa, vivo e ancora importante per diversi tifosi. Un sentimento che va assolutamente rispettato e capito, ma che per il bene della nostra Juventus dovrà essere messo da parte, sempre che lo si voglia fare. Da oggi ci sarà, o meglio ci sarebbe, bisogno di tutti, per provare a ricompattare e ricostruire ma soprattutto per provare a tornare ad essere protagonisti

Conte non garantisce vittorie, nessuno può farlo, ma certamente porterà quello che è mancato soprattutto in questa annata. Identità, voglia di sputare sangue per la maglia e mentalità. Inutile nasconderlo, Antonio conosce la Juve come pochi, è un vincente e sembra essere l’uomo giusto per ripartire. La scelta è della proprietà, non di Giuntoli, e qui certamente non sveliamo nessun segreto, cosi come è del tutto evidente  che ci sia anche la spinta di Chiellini a sostenere  il ritorno di Conte. Lo stesso Chiellini che avrà un ruolo più importante e maggiormente decisionale nella nuova Juve. E Giuntoli? Nessuno lo toccherà se saprà accettare queste nuove scelte, diversamente anche la sua posizione potrebbe essere a forte rischio. Mai come adesso si vedrà se gli slogan si trasformeranno in realtà o resteranno tali.