Il sorriso amaro di Allegri. D'ora in poi in campo solo chi si dimostra degno della maglia che indossa.

Il sorriso amaro di Allegri. D'ora in poi in campo solo chi si dimostra degno della maglia che indossa.
martedì 7 febbraio 2023, 15:57Editoriale
di Alessandro Santarelli

Allegri sorride quando parla di quota salvezza da raggiungere, e in quel sorriso amaro c’è racchiuso tutto il folle momento che la Juventus e i suoi tifosi stanno passando. L’aria pesante attorno al club, il senso ridicolo di colpevolezza a prescindere, la voglia del “popolo anti” di colpire a suon di sentenze quell’avversario, per alcuni nemico, che in campo non sono quasi mai riusciti a battere. Odio, livore, rancore, che arriva da tutte le latitudini, sentimenti che non dovrebbero essere accostati al calcio, soprattutto da parte di chi pensa di poterlo raccontare. Pensa, perché in effetti, questi rancorosi personaggi, afflitti da ossessione patologica, ormai sono finiti ai margini del mondo della comunicazione, un modo dal quale, sono stati espulsi o allontanati.

A Salerno la squadra dovrà tornare a fare punti. Uno solo nelle ultime tra di campionato, con il rovescio di domenica scorsa contro il Monza che fa ancora male. Si riparte in uno strano martedi di campionato, strano come lo stesso campionato, palesemente falsato da una penalizzazione arrivata a stagione in corso, che per esempio ha catapultato in piena zona Champions, chi ne era finito ai margini, come la Roma e la stessa Atalanta. Ma la situazione è questa, dunque la squadra ha il dovere, piaccia o no, di tornare a giocare con la testa ben salda sulle spalle, onde evitare pessime figure. Paredes resta fuori dalle convocazioni per un problema muscolare. Situazione casuale?  Crediamo di no, al netto di un centrocampo che al momento è davvero corto, con Pogba sempre ai margini e il texano, che si è presentato in premier in netto sovrappeso, fuori dalla Juve. Si farà di necessità virtù, ma la sensazione è che il segnale sia netto : da oggi vanno in campo quelli che se la sentono, quelli che non storceranno il naso pensando di giocare per obiettivi non consoni al blasone della società e, diciamolo pure, degli stessi calciatori.

Bisogna uscire dalla logica del doppio binario. Ci saranno le coppe da giocare e da affrontare evidentemente con spirito diverso, ma in campionato deve uscire l’orgoglio di chi si sente defraudato di quanto fatto sino a due settimane fa. Servono uomini ancor prima dei calciatori, serve testa e cuore bianconero per rispondere e replicare intanto sul campo.

Si, viene da sorridere anche a noi pensando alla gara di stasera come uno scontro diretto per la salvezza, ma il miglior regalo da fare ai giustizialisti sarebbe proprio quello di non reagire, cosi come avvenuto domenica scorsa con il Monza. Mai come adesso all’interno dello spogliatoio dovrebbe risuonare il nostro motto “ fino alla fine” . Anche dalla gara dell’Arechi  avremo risposte su chi è degno di indossare la gloriosa maglia bianconera, e chissà che di infortuni alla “ zampa dell’oca” più comunemente conosciuto come una parte del tendine, non ne spuntino altri…